Giustizia: G7, Nordio incontra il Commissario UE Reynders

TOKYO. Durante i lavori del G7 a Tokyo, incontro cordiale tra il Ministro Nordio e il Commissario alla Giustizia Ue, Didier Reynders.

Il ministro Nordio ha ribadito al Commissario che il Codice penale italiano prevede un intero titolo dedicato ai delitti contro la Pubblica Amministrazione e che in tale contesto l’abuso di ufficio rappresenta una fattispecie residuale, con funzione di chiusura del sistema, applicabile soltanto dove non possa configurarsi un diverso e più grave reato.

Il ministro Nordio ha ricordato che il corpo dei reati – pari a 18 fattispecie – disegna un sistema in grado di colpire efficacemente ogni condotta aggressiva del bene tutelato.

Foto gruppo ministeriale G7

Dunque, pur a seguito dell’abrogazione dell’art. 323 c.p., le condotte rientranti nell’alveo dell’attuale abuso d’ufficio, lungi dal rimanere prive di ogni forma di intervento statale, saranno più correttamente inquadrate nel contesto del sindacato giurisdizionale sull’azione amministrativa da parte del Giudice amministrativo.

In altre parole, si tratta di riproporre nei corretti termini il rapporto tra irregolarità amministrativa/illegalità dell’atto e illiceità delle condotte, secondo una dimensione pienamente compatibile con la proposta di Direttiva UE sopra richiamata (artt. 10 e 11).

A fronte di tale rappresentazione, il ministro Nordio ha riscontrato la viva attenzione del Commissario Reynders al quale ha, peraltro, fornito una serie di dati statistici relativi agli esiti dei procedimenti per abuso d’ufficio.

In particolare, nell’ultima annualità rilevata (2021), su un totale di 5.292 procedimenti definiti si sono registrate soltanto nove sentenze di condanna, in tal modo sottolineando la ridotta efficacia dei risultati raggiunti e la loro assoluta sproporzione rispetto alle risorse (umane ed economiche) necessarie a celebrare tali procedimenti, di regola particolarmente complessi, peraltro in un sistema costituzionale caratterizzato dall’obbligatorietà dell’esercizio dell’azione penale.

Il ministro Nordio con il Commissario UE Giustizia Reynders

L’iniziativa legislativa che il Governo si appresta a emanare, dunque, avrebbe anche l’effetto di ridurre il carico di lavoro sulle procure, con un evidente, complessivo, miglioramento dei tempi di definizione dei procedimenti penali, che è uno degli obiettivi prioritari che la stessa Commissione Europea si attende dall’Italia.

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