Giustizia: incontro tra il ministro Carlo Nordio e il suo omologo Ulsi Manja. Più stretti i rapporti per il trasferimento dei detenuti albanesi dalle carceri italiane a quelle del Paese d’origine

ROMA. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha incontrato il suo omologo albanese, Ulsi Manja.

La stretta di mano tra i due ministri della Giustizia

Nel quadro degli “eccellenti rapporti ” tra i due Paesi, resi ancor più solidi dalla firma del recente protocollo sull’immigrazione da parte del presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni e del primo ministro albanese Edi Rama, i due Guardasigilli hanno assicurato la volontà politica di dare effettiva attuazione al protocollo bilaterale, firmato nel 2017, per il trasferimento dei detenuti albanesi dalle carceri italiane a quelle del Paese d’origine.

Il presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni e il primo ministro albanese Edi Rama (Foto Presidenza del Consiglio dei ministri)

Negli ultimi anni, il trasferimento è avvenuto per diverse decine di persone.

Al 7 novembre scorso, erano 1.940 i cittadini albanesi in custodia negli istituti penitenziari italiani, di cui 1.313 con sentenza definitiva.

Nel corso dell’incontro, il ministro Nordio ha auspicato uno sforzo congiunto per agevolare le procedure di trasferimento e garantito al suo omologo il massimo supporto da parte dell’Amministrazione penitenziaria italiana, per avviare un circuito virtuoso che garantisca e agevoli il trasferimento dei detenuti in Albania.

A margine dell’incontro tra Nordio e Manja, si sono svolti colloqui fra le due amministrazioni penitenziarie e altri seguiranno a breve per affrontare le questioni tecniche e dare seguito alla volontà politica confermata nel corso del cordiale incontro in Via Arenula, sede del Ministero della Giustizia.

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