ROMA. Il Governo Meloni sta attuando una rivoluzione nel settore penitenziario. Sono importanti, infatti, anche dal punto di vista dell’invesimento economico, gli interventi nel comparto anticipati oggi dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
“L’attenzione e l’impegno da parte del Governo Meloni in questo settore “sono massimi”, ha detto. Il ministro parlato a lungo di un investimento straordinario, già in corso e in parte da realizzarsi, volto a concretizzare un piano strategico per migliorare la funzionalità delle le carceri, ma anche le condizioni di esecuzione della pena, accrescendo pure il numero del personale penitenziario, sia amministrativo che di Polizia.

“Come anche di recente ricordato dal Presidente Mattarella – ha spiegato Nordio – il carcere non può essere il luogo in cui si perde ogni speranza, non va trasformato in palestra criminale; per questo sin dall’inizio del nostro insediamento, il mondo penitenziario, nel suo complesso, è stato oggetto di altissima priorità. Abbiamo fatto tanto e tanto abbiamo ancora da fare”.
Il Ministro ha parlano con i numeri alla mano.
“Ho chiesto ai miei Uffici ha detto – una ricognizione degli interventi messi in atto in questo anno e mezzo. Ebbene, quanto alle coperture delle piante organiche, per gli Educatori all’interno delle strutture si è passati dalle 905 unità dell’ottobre del 2022 a ben 1.089 unità al 1 luglio 2024, riempiendo di fatto la pianta organica prevista di 1.099 unità; per i funzionari contabili si è passati da 530 unità ad ottobre 2022 a 641 al 29 luglio 2024, su una pianta organica di 739 unità; i funzionari Mediatori Culturali che all’ottobre 2022 erano solo 3, oggi sono 61 a fronte di una pianta organica di 67 unità”.
In aumento anche i dirigenti penitenziari passati dai 226 dell’ottobre 2022 ai 260 di oggi, cui andranno aggiunti 51 unità del secondo corso destinato ai consiglieri penitenziari che terminerà a novembre e l’avvio di 18 unità al terzo corso che è partito l’8 luglio. In totale 330 a fronte di un organico di 350.
A settembre, come ha affermato Nordio – sarà bandito un concorso per altre 14 unità nella consapevolezza che dell’insufficienza delle attuali piante.
“Abbiamo ampliato l’organico dei dirigenti penitenziari che è stato aumentato da 300 a 350 unità; quello dei Dirigenti Generali che è stato aumentato di due unità con la costituzione di due nuovi Provveditorati. Abbiamo assunto, tramite scorrimento di graduatorie, 6 unità di Dirigenti Funzioni Centrali. Ed ancora gli Assistenti Tecnici che ad ottobre 2022 erano 170 oggi sono 311; i Contabili area 2 che ad ottobre 2022 erano 186 oggi sono 202.
“Per il Comparto Funzioni Centrali abbiamo anche previsto una indennità aggiuntiva mensile per la specificità penitenziaria attribuita a chi lavora negli istituti penitenziari. Altrettanto significativi i dati delle assunzioni per la Polizia Penitenziaria. Quanto ai Funzionari, già assunti 132 allievi commissari e con il DL del 4 luglio abbiamo previsto scorrimento di ulteriori 22 unità. In atto vi è concorso interno per 60 commissari. Quanto agli Ispettori, il 6 maggio è partito corso di formazione per 411 unità e con il DL del 4 luglio è stato previsto lo scorrimento di 48 unità. Abbiamo attuato progressione interna per 691 unità”.
Anche per altre figure professionali ci sono stati importanti interventi, come per la Polizia Penitenziaria.
“Per il ruolo Sovrintendenti – ha proseguito – da ottobre 2022 abbiamo immesso 1.852 unità ed abbiamo in atto ulteriori procedure concorsuali per complessivi 1130 posti. Per gli Agenti assistenti da ottobre 2022 ad oggi abbiamo immesso negli istituti 3.333 unità ed il 22 luglio è partito il corso di formazione per 958 uomini e 428 donne.
Abbiamo bandito altro concorso per 2.568 unità con prova scritta calendarizzata a settembre. Abbiamo assunto dall’esterno nei vari ruoli della Polizia Penitenziaria 3876 unità che con il 184’ corso che è partito il 22 luglio diventeranno 5262. Più di 2.500 unità hanno beneficiato di progressioni interne. Queste massicce misure unitamente al piano straordinario per l’edilizia penitenziaria che il Commissario metterà presto in campo è soltanto l’inizio della nostra programmazione. Per agevolarne i lavori è stato bandito concorso per 30 Funzionari Tecnici con l’obiettivo di colmare la pianta organica ed a settembre ne bandiremo uno per assistenti tecnici”.
Era necessario intervenire in maniera massiccia in un settore abbandonato da decenni, così ha spiegato il ministro, il quale ha anche spiegato dettagliatamente da quali fondi sono state stanziate le risorse economiche necessarie per realizzare il piano strategico che dovrebbe rinnovare il settore penitenziario.
“Solo nel 2024 abbiamo stanziato 10,5 milioni di euro aggiuntivi – ha affermato Nordio – più che triplicato il budget previsto in bilancio di euro 4,4 milioni – per uno stanziamento totale di euro 14,9 mln, di cui 9,5 mln per gli psicologi ed 1 mln per i mediatori culturali, destinati ad aumentare il numero dei professionisti psicologi negli istituti penitenziari, in modo da migliorare la qualità dei percorsi individualizzati di trattamento dei detenuti; 7 milioni di euro per la presa in carico ed il reinserimento sociale dei detenuti che hanno requisiti giuridici per l’accesso alle misure alternative alla detenzione, ma non sono nelle condizioni socio economiche per avere un domicilio idoneo e quanto necessario per il sostentamento; 5 milioni di euro per incrementare i posti disponibili nelle strutture residenziali per la riabilitazione dei detenuti tossicodipendenti, entrambe misure previste nel DL n. 92/24 in corso di conversione in legge”.
Inoltre, 9 milioni di euro, come ha detto il Ministro, sono stati previsti per la formazione e il lavoro. Per rafforzare le opportunità di formazione professionale e di lavoro per i detenuti, con un aumento del budget di un milione per la formazione e di 8 milioni per il lavoro, in tal modo raddoppiando il budget di bilancio previsto per la formazione, che passa da 1.066.151 ad 2.066.151 di euro. È stato aumentato di 8 milioni il previsto budget di bilancio di euro 128 milioni per la retribuzione del lavoro intramurale dei detenuti, stanziati 19 milioni di euro per gli sgravi fiscali e le agevolazioni alle imprese per incrementare il lavoro all’esterno; 270 milioni di euro cofinanziati dall’Unione Europea per l’inclusione socio-lavorativa delle persone in esecuzione penale.
“Intendiamo così dare attuazione ad un nuovo modello di esecuzione penale – ha concluso il Ministro – da realizzare in sinergia con gli enti territoriali, con il terzo settore e la società civile, tutti necessariamente coinvolti nei processi di inclusione sociale anche per rafforzare la sicurezza collettiva”.
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