L’AQUILA. Oggi, presso l’Auditorium del Gran Sasso Science Institute, ha preso il via il Convegno Internazionale su Optimization Theory applicata all’Ingegneria Spaziale, dal titolo “New Trends and Challenges in Optimization Theory Applied to Space Engineering”.
L’apertura dei lavori ha visto la partecipazione di figure del mondo accademico e industriale, tra cui Fernando Ferroni, Presidente della Fondazione Gran Sasso Tech, Mario Cosmo, Direttore Scienze e Ricerca dell’Agenzia Spaziale Italiana, Dante Galli, Space Rider Programme Manager dell’European Space Agency, Massimo Claudio Comparini, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia, Paola Inverardi, Rettrice del Gran Sasso Science Institute, Elena Grifoni
Winters, Capo Ufficio Politiche Spaziali e Aerospaziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Organizzato da Fondazione Gran Sasso Tech in collaborazione con Gran Sasso Science Institute, Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Thales Alenia Space Italia, il convegno accoglie i principali esperti internazionali in Optimization Theory applicata all’Ingegneria Spaziale.
L’evento, in programma in questi giorni, offre una straordinaria opportunità di confronto e condivisione di conoscenze, con un focus sui nuovi sviluppi e le sfide nell’ambito dell’ottimizzazione applicata allo spazio.
I temi in discussione coprono argomenti all’avanguardia per il settore spaziale, quali manifold dynamics, trajectory design, and related control aspects, AI techniques in guidance control problem and space missions; optimization techniques for constellations with applications in space operations, multi-stage control problems for launcher and landing problems, optimal control problems in the presence of uncertain parameters; improved sufficient and necessary conditions in optimal control problems for aerospace problems.
L’Optimal Control Theory, campo di ricerca entusiasmante, unisce approcci teorici innovativi a sfide applicative.
La conferenza si propone di agevolare la collaborazione tra matematici e ingegneri, promuovendo un dialogo costruttivo tra ricercatori accademici ed esperti dell’industria e delle agenzie spaziali.
La conclusione della conferenza vedrà l’intervento di Carlo Cavazzoni, Senior Vice President of Cloud Computing di Leonardo SpA e Chair dell’Industrial Advisory Board del Centro Nazionale in HPC, Big Data e Quantum Computing.
Il convegno si prospetta come un’opportunità chiave per l’avanzamento della ricerca e dello sviluppo nel campo dell’ottimizzazione applicata all’ingegneria spaziale, consolidando le basi per una collaborazione duratura tra diverse comunità di esperti.
Leonardo Mazzini, Vice-Presidente di Gran Sasso Tech e CTO di Thales Alenia Space Italia, ha dichiarato: “La disciplina del controllo automatico copre molte applicazioni e oggi ci consente di atterrare sui pianeti del sistema solare, sviluppare lanciatori multistadio, sonde di esplorazione e creare robot spaziali e rover completamente autonomi in grado di prendere decisioni ottimali. È uno strumento fondamentale per progettare e realizzare missioni spaziali. Allo stesso tempo questa disciplina si avvale di molti assi di sviluppo teorico, dai metodi variazionali e geometrici, alle tecniche di apprendimento dell’intelligenza artificiale, mantenendo una base teorica forte e ampia che costituisce un patrimonio di grande potenzialità e solidità. Secondo lo spirito e gli obiettivi della
Fondazione Gran Sasso Tech, che sono quelli di diffondere la cultura spaziale nei suoi diversi assi, abbiamo invitato all’Aquila esperti di questa disciplina a confrontarsi sui temi di maggiore rilevanza per l’applicazione spaziale”.
“Momenti di confronto come questi sono particolarmente importanti perché rappresentano un punto di incontro tra ricerca e la sua diretta applicazione, consolidando uno scambio proficuo, iniziato per nostra parte già con la costituzione di GST”, ha commentato la rettrice del GSSI Paola Inverardi.
“La ricerca spaziale affronta temi di competenza di molte aree scientifiche, attraversandole trasversalmente”, Alessandra Celletti, professoressa ordinaria di Fisica matematica del dipartimento di Matematica dell’università di Roma Tor Vergata, sottolinea la rilevanza del convegno.
“Questo workshop vuole essere un importante momento di incontro tra ricercatori in ambito spaziale, sia di provenienza accademica che industriale, che si confrontano per presentare risultati innovativi con strumenti che spaziano da argomenti più teorici della matematica, fino all’intelligenza artificiale e a tecniche di machine learning per risolvere problemi di ingegneria aerospaziale. Con uno sguardo al futuro, i problemi spaziali che dovremo affrontare nei prossimi anni vedranno coinvolti non soltanto scienziati di materie scientifiche, ma anche ricercatori di altre discipline, ad esempio per pianificare e valutare l’impatto economico, per stabilire una legislatura dello spazio, per non parlare della necessità di esplorare l’impatto socio-politico della scienza spaziale e il più ampio rapporto umano con lo spazio esterno”.
“Per questo motivo – conclude Celletti – ritengo estremamente importante riflettere in maniera innovativa e visionaria sulla trasversalità dei problemi spaziali, e soprattutto su come formare una nuova generazione di professionisti e ricercatori, che possano affrontare le tematiche spaziali con una visione esaustiva ed una prospettiva ampia”.
“L’ingegneria aerospaziale fornisce un esempio tipico di interazione virtuosa tra ricerca teorica ed esigenze delle applicazioni”.
Ne è convinto Piermarco Cannarsa, professore ordinario di Analisi matematica a “Tor Vergata”: “Molti importanti avanzamenti nei metodi analitici e numerici per l’ottimizzazione sono stati prodotti per le esigenze delle applicazioni allo spazio. A loro volta, tali avanzamenti teorici hanno permesso di arrivare a soluzioni ingegneristiche prima ritenute impossibili”.
In riferimento al convegno Cannarsa è convinto che sia un evento utile per far dialogare teoria e applicazioni: “Questo incontro scientifico vuole mettere a contatto specialisti della teoria con esperti delle applicazioni, nel contesto di una fruttuosa collaborazione tra la Fondazione Gran Sasso Tech (nata dal concorso di Thales Alenia Space Italy con il GSSI) e importanti centri di ricerca universitari nazionali e internazionali, tra i quali l’Università di Roma Tor Vergata”.
“Ringrazio il GSSI per l’organizzazione di questa importante iniziativa che offre una straordinaria opportunità di confronto e condivisione di conoscenze – ha dichiarato Massimo Comparini, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia – Il successo delle missioni spaziali è sempre più garantito da una serie di approcci multidisciplinari e questo evento permetterà di individuare le tecniche e le teorie più avanzate applicabili all’industria spaziale per rispondere alle sfide progettuali delle nuove missioni”.
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