Grande Guerra, martedì al Senato sarà presentato il documentario “Fucilateli – Commissione d’Inchiesta su Caporetto 1918 – 19”. Un’analisi scientifica sui fatti giuridici e militari

Roma. Sole e Luna Production, con il patrocinio del Ministero della Difesa, presenteranno martedì prossimo, in prima assoluta, il documentario “Fucilateli – Commissione d’Inchiesta su Caporetto 1918 – 19”.

La mappa della battaglia di Caporetto

Nella Sala Koch del Senato interverranno: Marco Pluviano e Irene Guerrini, esperti in tema di pena capitale della Grande Guerra, Marco Mondini, storico e membro del Comitato d’Ateneo per il Centenario della Grande Guerra dell’Università degli Studi di Padova, Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon, autori e registi del documentario.

Si tratta di un grande lavoro prodotto da Sole e Luna Production in collaborazione con il Dicastero della Difesa, il Comitato Storico Scientifico per gli Anniversari di Interesse Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Veneto, il Consorzio BIM Piave di Treviso e l’Unione Montana del Grappa.

L’opera si pregia dell’esclusiva certificazione rilasciata dal prestigioso Comitato d’Ateneo per il Centenario della Grande Guerra dell’Università padovana, il quale ha certificato l’instancabile lavoro degli autori e ha dato vita ad una collaborazione che ha contribuito a rendere unico l’intero progetto.

Un’immagine di una trincea

La storia ci racconta come nel 1918, l’allora presidente del Consiglio dei Ministri, Vittorio Emanuele Orlando decise di istituire una Commissione d’Inchiesta sui fatti di Caporetto per determinare le responsabilità militari e personali che gettarono il nostro Paese in una situazione di estremo pericolo.

Vittorio Emanuele Orlando alla conferenza di pace di Parigi (Versailles) dopo la I Guerra Mondiale. E’ il secondo da sinistra insieme a David Lloyd George, Georges Clemenceau e Woodrow Wilson

Il Governo voleva placare l’opinione pubblica, specialmente nei territori colpiti dal disastro, costretti, loro malgrado, ad essere profughi o restare occupati forzatamente per un intero anno.

Fu in questa capillare inchiesta che emersero i fatti relativi alla gestione del “capitale umano” e della giustizia militare, spesso risultato di interpretazioni personali di singoli ufficiali che con la necessità di tenere l’ordine passarono per le armi soldati di ogni rango e grado.

Nel 1919 vennero pubblicati gli esiti della Commissione. La relazione del Avvocato Generale militare Tommasi fece conoscere i relativi alle fucilazioni sommarie che incendiarono letteralmente gli animi della popolazione, la quale iniziò a mandare lettere e testimonianze ai giornali dell’epoca, con storie e fatti di cui erano stati testimoni.

Tanto che il Governo per riportare un clima di pace e di ordine in un Paese già martoriato dalla lunga guerra, decise di secretare gli atti.

Questa, per somma sintesi, la storia. Ed oggi, dopo il successo di “Cieli Rossi, Bassano in Guerra”, Manuel Zarpellon e Giorgia Lorenzato tornano a raccontare i fatti Grande Guerra firmando appunto il documentario  “Fucilateli – Commissione d’Inchiesta su Caporetto 1918 – 19”.

L’opera rilegge, quanto più possibile oggettivo, i lavori della Commissione d’inchiesta promossa dall’allora capo del Governo Orlando e la relazione sulle fucilazioni sommarie redatta dall’Avvocato Generale, Tommasi.

La relazione della Commissione fu un lavoro di indagine che, animato sicuramente dall’esigenza di trovare una spiegazione e forse anche un capro espiatorio di una vera e propria catastrofe militare, politica e umana, ha scoperchiato il dramma delle fucilazioni sommarie.

Oltre a raccontare i casi più eclatanti come quello delle Brigate Catanzaro, Sassari, Ravenna e Aqui, il documentario ricostruisce anche vicende che hanno portato il Generale Andrea Graziani ad essere ricordato per sempre come il “Generale Fucilatore”.

Manuel Zarpellon e Giorgia Lorenzato hanno anche voluto ricordare il dramma vissuto dalla popolazione travolta dall’onda di Caporetto. Infatti, migliaia di persone furono costrette a fuggire, diventando profughe o furono costrette a rimanere sotto assedio per un anno intero.

Ancora oggi nei territori occupati viene ricordato il 1917 come l’anno della fame.

Dal lavoro esce un dipinto che porterà alla luce la documentazione, spesso inaccessibile ai più, su fatti giuridici e militari relegati ad un passato lontano e ad oggi ancora sconosciuti al pubblico, mitizzati e spesso strumentalizzati.

L’esigenza di approfondire questo argomento, nasce durante lo studio di “Cieli Rossi”.

Gli autori si sono da subito accorti dell’importanza del tema, tanto da volergli dedicare un intero documentario per dare ampio spazio ad una questione ancora oggi poco trattata nel cinema italiano.

Oltre alle immagini di repertorio e alla narrazione di Stefano Amadio, il documentario vede gli interventi del professor Mondini e di Marco Pluviano e Irene Guerrini come esperti di storia militare.

L’Ufficio Comunicazione del Ministero della Difesa, ha ritenuto il progetto di estrema rilevanza, affidando al Maggiore Fanelli l’analisi psicologia e al Procuratore Militare della Repubblica Marco De Paolis l’approfondimento giuridico.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore