Roma. Buoni i risultati al 30 settembre 2018 e quelli del terzo trimestre di quest’anno del Gruppo Leonardo esaminati ed approvati nel corso della riunione dell’ultimo Consiglio d’amministrazione. Gli ordini sono stati pari a 9.390 milioni di euro presentano, rispetto ai primi nove mesi del 2017 (7.945 milioni di euro), un incremento del 18,2%. grazie per lo più all’acquisizione del contratto NH90 Qatar per 3 miliardi di euro. Il portafoglio ordini, pari a 34.501 milioni di euro mostrano, rispetto al periodo precedente del 2017, ha avuto un incremento del 1,4%.

Un NH90
I ricavi sono stati pari a 8.240 milioni di euro ed hanno registrato, rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno, una crescita pari al 2,4% – ancor più significativa se si esclude il negativo effetto del cambio – principalmente riconducibile al settore degli elicotteri ed, in misura inferiore, a quelli dell’elettronica, della Difesa e dei sistemi di sicurezza.
L’EBITA è stato pari a 632 milioni di euro. Questo evidenzia, rispetto ai primi nove mesi del 2017, una riduzione principalmente attribuibile alla flessione del risultato del Consorzio GIE-ATR, penalizzato in particolare dalle minori consegne e dall’effetto del cambio tra il dollaro USA e l’euro ed al settore degli elicotteri che, pur registrando risultati in linea con le aspettative, nel precedente esercizio avevano beneficiato di un secondo trimestre particolarmente positivo in termini di mix di attività svolte.
L’EBIT è stato pari a 372 milioni di euro. Esso presenta, rispetto ai primi nove mesi del precedente esercizio, una riduzione dovuta, oltre che all’andamento dell’EBITA, ai significativi costi stanziati in relazione alla manovra ex lege 92 del 2012 (cosiddetta “Legge Fornero”, per 170 milioni di euro), parzialmente compensati dai minori oneri per le ristrutturazioni.
Il risultato netto ordinario è stato pari a 164 milioni di euro. Esso beneficia rispetto al precedente esercizio di minori oneri finanziari per effetto delle operazioni di buy-back ed estinzione di prestiti obbligazionari, perfezionatesi principalmente nel corso dell’ultimo trimestre del 2017.
Il risultato netto è stato pari a 263 milioni di euro. Beneficia del rilascio di parte del fondo stanziato a fronte delle garanzie prestate in occasione della cessione della partecipazione in Ansaldo Energia
L’indebitamento netto di Gruppo è stato pari a 3.503 milioni di euro. E si presenta in miglioramento rispetto al 30 settembre 2017 (4.004 milioni di euro), mentre rispetto al 31 dicembre dello scorso anno ha avuto un incremento dovuto alla dinamica stagionale dei flussi di cassa ed al pagamento dei dividendi (81 milioni di euro).
Il Free Operating Cash Flow (FOCF) negativo per 800 milioni di euro beneficia, rispetto al precedente esercizio (-972 milioni di euro) dell’impatto netto derivante dagli anticipi del contratto NH 90 Qatar che ha più che compensato il diverso profilo finanziario del contratto EFA Kuwait nei due periodi a confronto, associato all’avvio delle relative attività produttive, fenomeno ampiamente previsto.
Le acquisizioni di nuovi ordini presentano, rispetto ai primi nove mesi del 2017, un significativo aumento pari al 18,2% – essenzialmente riconducibile all’ordine NH 90 Qatar degli elicotteri. L’andamento positivo di questo settore ha più che compensato la flessione di quelli dell’elettronica, della Difesa ed i sistemi di sicurezza e dell’Aeronautica che nel periodo a confronto avevano beneficiato degli ordini rispettivamente per le unità navali destinate alla Marina Militare del Qatar e per le attività di supporto dei velivoli EFA oltre che maggiori ordini sul B787. Il portafoglio ordini assicura una copertura in termini di produzione equivalente di circa 3 anni.
I ricavi sono in crescita nel 2018, rispetto ai primi nove mesi del 2017 (+2,4%)
L’EBITA pari a 632 milioni di euro resenta, rispetto ai primi nove mesi del 2017, una riduzione principalmente attribuibile alla flessione del risultato del Consorzio GIE-ATR, penalizzato in particolare dalle minori consegne e dall’effetto cambio tra il dollaro americano e l’euro ed al settore degli elicotteri che, pur registrando risultati in linea con le aspettative, nel precedente esercizio avevano beneficiato di un secondo trimestre particolarmente positivo in termini di mix di attività svolte.
La riduzione dell’EBIT rispetto ai primi nove mesi del precedente esercizio è dovuta, oltre che all’andamento dell’EBITA, ai significativi costi stanziati in relazione alla manovra ex Lege 92 del 2012 (cosiddetta “Legge Fornero”), parzialmente compensati dai minori oneri per ristrutturazioni.
Il risultato netto ordinario di 164 milioni di euro beneficia, rispetto al precedente esercizio di minori oneri finanziari per effetto delle operazioni di buy-back ed estinzione di prestiti obbligazionari, perfezionatesi principalmente nel corso dell’ultimo trimestre del 2017.
Il risultato netto di 263 milioni di euro è impattato dal rilascio di parte del fondo stanziato a fronte delle garanzie prestate in occasione della cessione della partecipazione in Ansaldo Energia
Il Free Operating Cash Flow dei primi nove mesi del 2018 presenta, in linea con la usuale tendenza del Gruppo a registrare significativi assorbimenti di cassa nei primi trimestri, un risultato negativo per 800 milione di euro, anche se in miglioramento rispetto al dato del precedente esercizio, grazie all’effetto netto derivante dagli anticipi del contratto con il Qatar e dal diverso profilo finanziario del contratto EFA Kuwait nei due periodi a confronto associato all’avvio delle relative attività produttive nel corso del 2018.
Ecco la situazione settore per settore-
Elicotteri
I primi nove mesi del 2018 hanno confermato i segnali positivi di ripresa della Divisione, evidenziando un livello molto elevato di ordini grazie all’acquisizione del contratto NH90 Qatar, una crescita delle consegne e dei ricavi rispetto al precedente esercizio, con una redditività, pari all’8,2%, in linea con gli obiettivi previsti per il 2018.
Elettronica, Difesa e Sistemi di Sicurezza
I primi nove mesi dell’esercizio hanno confermano il positivo trend registrato nella prima parte dell’anno ed hanno evidenziato ricavi e redditività in crescita rispetto al medesimo periodo del 2017, ancora più marcata se si esclude l’effetto sfavorevole del cambio tra dollaro USA ed euro. L’incremento dei ricavi rispetto ai primi nove mesi del 2017 – nonostante lo sfavorevole andamento sempre del cambio – è principalmente dovuto ai maggiori volumi di produzione di DRS e della divisione Sistemi Avionici e Spaziali
La redditività è risultata in crescita rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno, nonostante l’andamento del cambio. I maggiori volumi di ricavi e le iniziative di contenimento dei costi hanno più che compensato il previsto minore contributo di programmi ad elevata redditività, il maggior impatto dei programmi di sviluppo a marginalità inferiore nonché, in DRS, gli oneri per la partecipazione alla gara per il trainer statunitense.
Aeronautica
Nel corso dei primi nove mesi del 2018 sono stati acquisiti ordini per un ammontare pari a 1,4 miliardi di euro, ugualmente distribuiti tra la Divisione Aerostrutture e quella Velivoli. Per quest’ultima sono andate avanti importanti trattative commerciali, sul mercato nazionale e su quello export.
Dal punto di vista produttivo sono state effettuate consegne di 105 sezioni di fusoliera e 63 stabilizzatori per il programma B787 (104 fusoliere e 60 stabilizzatori nei primi nove mesi del 2017) e 64 fusoliere ATR (erano 40 nei primi nove mesi del 2017). Con riferimento alle versioni speciali dell’ATR 72 sono state avviate le attività per la fornitura del primo velivolo in configurazione Maritime Patrol alla Guardia di Finanza e sono state consegnate 20 ali per l’F-35.

ATR72
Spazio
I primi nove mesi del 2018 hanno registrato volumi di attività sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente. Il lieve calo dei ricavi nei servizi satellitari è stato compensato dalla crescita nel segmento manifatturiero.

Stretti rapporto tra Leonardo e l’ESA
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