Guardia Costiera: prosegue il salvataggio nel Crotonese di alcuni migranti caduti in mare da un barcone. Ministro Piantedosi: “Fermare le partenze per non alimentare la la filiera dei trafficanti”

CROTONE. La Guardia Costiera, da questa notte, è impegnata lungo le coste del Crotonese per soccorrere alcuni naufraghi caduti in mare da un barcone.

Un intervento della Guardia Costiera per il salvataggio di migranti

L’unità, con circa 120 migranti a bordo, si era infranta sugli scogli a pochi metri dalla costa.

La Guardia Costiera di Reggio Calabria, che sta coordinando le attività di ricerca e soccorso in mare, ha inviato in zona due motovedette SAR Classe 300, provenienti da Crotone e Roccella Jonica, e un elicottero AW 139 dalla Base Aeromobili di Catania. Le condizioni meteo in zona sono particolarmente avverse.

Un elicottero AW139 della Guardia Costiera

La motovedetta CP 321, giunta in zona, ha recuperato due uomini in stato di ipotermia ed il corpo privo di vita un bambino.

Al momento sono state recuperate un totale di 80 persone vive – alcune delle quali sono riuscite a raggiungere la riva dopo il naufragio – e rinvenuti 43 cadaveri lungo il litorale.

Le ricerche proseguiranno nelle prossime ore, anche con l’impiego di un team di sub della Guardia Costiera di Messina, nonché con mezzi aeronavali delle Forze di Polizia che opereranno sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Reggio Calabria.

“Il naufragio avvenuto al largo delle coste calabresi mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate – ha commentato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi -. È una tragedia immane che dimostra come sia assolutamente necessario contrastare con fermezza le filiere dell’immigrazione irregolare, in cui operano scafisti senza scrupoli che pur di arricchirsi organizzano questi viaggi improvvisati, con imbarcazioni inadeguate e in condizioni proibitive”.

“È fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze – ha concluso Piantedosi – e che non vengano in alcun modo incoraggiate traversate che, sfruttando il miraggio illusorio di una vita migliore, alimentano la filiera dei trafficanti e determinano sciagure come quella di oggi”.

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