Di Mariateresa Levi
Catania. Si profilano guai per 13 guide vulcanologiche ed una guida alpina, denunciati dai Finanzieri del SAGF (Soccorso Alpino Guardia di Finanza) di Nicolosi (Catania) per l’inosservanza delle norme che regolano l’accesso alle zone sommitali dell’Etna.

Finanzieri del SAGF di Nicolosi (Catania) sanzionano guide vulcanologiche e alpine
La vicenda scaturisce dall’attuale stato di attività del vulcano siciliano, in relazione al quale i sindaci dei Comuni di Nicolosi, Biancavilla e Bronte hanno emanato specifici provvedimenti di sicurezza che vietano chiaramente di oltrepassare i 2.920 metri di quota, ciò per non incorre in situazioni di pericolo derivanti da improvvise esplosioni e conseguenti getti di materiale piroclastico proveniente dalle diverse bocche vulcaniche al momento attive.
In queste situazioni le guide della zona, nell’organizzare le escursioni per i sempre molti appassionati ed escursionisti che, ogni anno ,salgono sulle pendici del più grande vulcano d’Europa, devono garantire con la loro professionalità ed esperienza il rispetto di tutte le limitazioni – permanenti e temporanee – emanate di concerto con gli organi competenti al monitoraggio del vulcano, all’evidente fine di consentire le suddette escursioni nella massima sicurezza possibile.
Tali osservanze non sono però state evidentemente osservate, tant’è che i Finanzieri della Stazione SAGF di Nicolosi, durante le loro continue attività di pattugliamento e controllo operate nella vasta area montuosa di loro competenza, hanno intercettato – oltre la quota attualmente consentita – diversi gruppi di turisti accompagnati da guide che avevano del tutto ignorato i citati divieti.
La circostanza ha così comportato per le stesse guide una conseguente denuncia ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale: inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.
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