Guardia di Finanza: a Como al via dal 2025 i pattugliamenti navali congiunti Italia-Svizzera lungo le zone confinarie dei Laghi Maggiore e Lugano

Di Valentina Giambastiani             

COMO. Saranno avviati con l’inizio del prossimo anno i pattugliamenti congiunti sui Laghi di Lugano e Maggiore, che l’Italia e la Svizzera hanno concordato con lo scopo di aumentare i livelli di sicurezza – anche di natura economico-finanziaria – delle zone confinarie.

Si tratta di un’importante intesa tecnica finalizzata all’effettuazione di pattugliamenti su estese aree lacuali, sottoscritta la scorsa estate dal Servizio Interforze per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) del Ministero dell’Interno italiano e dall’omologo Dicastero elvetico.

Ai citati pattugliamenti, per la parte italiana, prenderanno parte diversi Reparti che ricadono sotto il comando del Reparto Operativo Aeronavale GDF di Como, unitamente ad alcune unità del Servizio Acque Interne della Polizia di Stato e dei Carabinieri.

Equipaggi del ROAN GDF di Como durante una sessione formativa

Per la parte svizzera sono invece chiamate ad operare le motovedette della Polizia cantonale ticinese, ed i controlli in questione riguarderanno principalmente le imbarcazioni che navigano sui laghi che bagnano sia il territorio dello Stato italiano, sia quello della Confederazione, tutto ciò con il supporto delle pattuglie a terra che sono invece in forza ai reparti territoriali delle citate Forze di Polizia.

Prima dell’avvio ufficiale delle attività sono già state effettuate sul Lago Maggiore – nello specifico presso la base aerea di Locarno (Svizzera) e presso il porto di Magadino (Svizzera) – alcune sessioni formative allo scopo di fornire addestramento e procedure operative condivise tra gli equipaggi italiani e quelli svizzeri.

A tali sessioni hanno partecipato i militari in forza alle Sezioni Operative Navali Lago di Lugano e Lago Maggiore della Guardia di Finanza, oltre a personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, mentre i partener elvetici hanno inviato equipaggi della Polizia del Canton Ticino e dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (USDC).

Nelle citate attività formative sono stati trattati aspetti teorici ed anche pratici legati alla vigilanza lacuale ed agli assetti navali in generale e, proprio a tale scopo, la Guardia di Finanza ha rischierato presso il porto elvetico di Magadino una propria Vedetta costiera “V.3005” in dotazione alla Sezione Operativa Navale Lago Maggiore.

Per le varie Amministrazioni doganali e di Polizia coinvolte l’accordo permetterà dunque di implementare significativamente diversi aspetti legati alla sicurezza, con il fine di contrastare la criminalità transfrontaliera nonché di assicurare tempestivo soccorso in caso d’incidenti ed emergenze di vario genere.

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