Di Dario Gravina
Genova. Era stato raggiunto da un mandato di arresto europeo e nella sua casa a Genova sono andati a prelevarlo i militari della Guardia di Finanza – Nucleo Polizia Economico Finanziaria, che lo hanno tratto in arresto e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per le previste procedure di estradizione.

Arrestato dalla GDF a Genova un italiano accusato di tratta esseri umani
Si chiudono decisamente in malo modo gli “affari” di un cittadino italiano, residente nel capoluogo ligure, accusato di essere appartenente ad un gruppo criminale transazionale specializzato nella tratta di esseri umani da destinare alla prostituzione, nonché nel riciclaggio dei relativi proventi illeciti.
Per i magistrati di Montpellier (Francia) – titolari dell’indagine – l’indagato in questione aveva un ruolo ben preciso nell’organizzazione che, difatti, gli aveva affidato il compito di agevolare l’ingresso di ragazze provenienti dal Sudamerica nel territorio dell’Unione europea.

Il logo della Polizia nazionale francese
Giovani donne che venivano così avviate senza mezzi termini allo squallido esercizio del meretricio, anche attraverso la perpetrazione di violenze fisiche per chi osasse opporre la benché minima resistenza.
Nella stessa organizzazione facevano parte anche cittadini di nazionalità colombiana e rumena, ed il terreno delle loro attività illecite era quello delle rues francesi e delle avenidas spagnole.
Le attività d’indagine svolte nei due citati Paesi, nonché le perquisizioni che si sono succedute, hanno permesso agli inquirenti di rinvenire la documentazione relativa all’ingresso in Europa delle ragazze, dunque il pieno coinvolgimento del cittadino italiano arrestato dalla GDF genovese, nonché le armi detenute dagli stessi sfruttatori (12 soggetti nel caso specifico) tutti già arrestati dalla Polizia Francese e dalla Polizia Spagnola.

Lo stemma della Polizia nazionale spagnola
La descritta attività dimostra ancora una volta quale siano gli eccellenti rapporti istituzionali nonché di raccordo info-operativo oggi esistenti tra le Forze di Polizia italiane e quelle degli altri Paesi dell’Unione e che, sempre più spesso, si stanno tramutando in arresti di latitanti o di altri indiziati di delitti.
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