Guardia di Finanza: a Latina sequestrati beni per 5 milioni di euro ad un imprenditore già agli arresti e ritenuto “socialmente pericoloso”

Di Antonella Casazza

LATINA. I Finanzieri dei Comandi provinciali di Roma e Latina anno dato esecuzione ad un decreto di sequestro, per un valore complessivo superiore ai 5.000.000 di euro, emesso dal Tribunale – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione, su richiesta delle procure capitolina e pontina, nei confronti di un professionista ritenuto “socialmente pericoloso”.

Lo stesso, dal 2014, risulta infatti coinvolto in procedimenti penali in ordine a reati quali trasferimento fraudolento di valori, associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale, bancarotta fraudolenta, corruzione, nonché reati tributari e fiscali in concorso con altri soggetti, mentre la sua vicinanza ad alcuni soggetti connotati da elevato spessore criminale è nota agli inquirenti sin dai primi anni 2000.

I conseguenti accertamenti svolti negli anni dalla Procura della Repubblica di Latina sono sfociati in numerosi procedimenti penali (alcuni dei quali tutt’ora in corso), in uno dei quali il professionista è stato anche destinatario di misura cautelare personale.

Distintivo in uso ai militari della Guardia di Finanza

Le investigazioni di natura patrimoniale, affidate agli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Latina e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Roma, si sono estese ai familiari dell’uomo consentendo così di dimostrare l’effettiva disponibilità di un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.

Sotto i sigilli del Tribunale sono, così, finiti immobili ubicati a Latina e Roma e quote societarie

La vicenda, come le molte altre analoghe, va dunque ad inserirsi a pieno titolo nelle strategie operative che la Guardia di Finanza conduce nella costante azione di aggressione dei patrimoni appartenenti a soggetti che abitualmente vivono di attività delittuose o che rappresentano il frutto del reimpiego di denaro illecitamente accumulato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore