Guardia di Finanza: a Livorno tentano di recuperare un carico di 40 chili di cocaina da un container ma vengono sorpresi sul fatto. Arrestati 3 soggetti e sequestrato lo stupefacente

Di Valentina Giambastiani

LIVORNO. Non è considerato uno dei “crocevia” più importanti per il traffico di sostanze stupefacenti, tuttavia il Porto di Livorno non di rado riserva sequestri di una certa entità come l’ultimo messo a segno dai Finanzieri del locale Comando Provinciale i quali, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), hanno intercettato un carico da 40 chili di cocaina traendo altresì in arresto tre persone.

Personale dell’ADM e della GDF mentre procede al recupero della droga

I militari delle Fiamme Gialle e i doganieri sono giunti al brillante risultato di servizio durante una delle loro continue attività di vigilanza negli spazi doganali quando, in orario notturno, si sono accorti dei tre che si erano intrufolati in una area-container nella quale l’accesso è rigorosamente vietato se non al personale autorizzato.

Intuendo che le loro mosse avessero a che fare con qualcosa di sicuramente illegale, li hanno dunque “monitorati” in maniera discreta per poi coglierli sul fatto proprio mentre stavano recuperando la droga dal container nella quale era stata nascosta.

Ancora una volta la sinergia operativa tra GDF e ADM ha consentito di arrivare al bersaglio pieno, togliendo dalle piazze dello spaccio clandestino un carico che avrebbe fruttato ai trafficanti di “polvere bianca” non meno di 3 milioni di euro.

Militari della GDF durante un’attività di controllo retro-valico doganale

Il carico di droga, che nella circostanza era suddiviso in 36 “panetti”, dopo essere stato analizzato dal laboratorio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ne ha confermato la natura, verrà prossimamente distrutto presso un inceneritore con apposito decreto emanato dalla competente Autorità Giudiziaria.

Per i tre arrestati è d’obbligo precisare come il procedimento penale che li riguarda si trovi ancora nella fase delle indagini preliminari, pertanto responsabilità contestategli saranno accertate solo ad eventuale e definitiva sentenza di condanna.

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