Di Pierluca Cassano
MILANO. Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano ha eseguito – in applicazione della normativa antimafia prevista dal D.Lgs. n. 159/2011 – una confisca di prevenzione di beni per un valore stimato di oltre 4,5 milioni di euro, nei confronti di un imprenditore residente in provincia di Bergamo.

Il destinatario del provvedimento, emesso dal Tribunale di Milano – Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, era già stato condannato in passato per i delitti di trasferimento fraudolento di valori, bancarotta fraudolenta, corruzione e per reati fiscali per la cui commissione si è strumentalmente avvalso di società fortemente indebitate con l’Erario.
Precedenti giudiziari di non poco conto e idonei a delineare la pericolosità dell’uomo d’affari che, come emerso dagli accertamenti patrimoniali condotti dalle Fiamme Gialle su delega della Procura della Repubblica di Milano, disponeva di rilevanti ricchezze, assolutamente non in linea con i redditi dichiarati.
Un tenore di vita fatto di lussi e agi ma del tutto sproporzionata rispetto ai redditi dichiarati al Fisco rivelatisi, di fatto, incompatibili rispetto alle disponibilità finanziarie e patrimoniali accumulate negli anni grazie agli ingenti proventi derivanti dai gravi delitti commessi.
All’esito delle indagini e grazie ai provvedimenti disposti dall’Autorità Giudiziaria, sono stati sottoposti a confisca un complesso immobiliare di pregio adibito a location per eventi, 6 appartamenti, 3 box auto, 2 locali commerciali e 25 terreni ubicati nelle provincie di Bergamo e Brescia.
Oltre alle citate 37 unità immobiliari, la misura ablativa, il cui valore complessivo stimato è di oltre 4,5 milioni di euro, ha permesso di “aggredire” anche il compendio aziendale di una società di persone con sede legale nel bergamasco.
Le indagini svolte testimoniano la stretta sinergia tra l’Autorità Giudiziaria e la Guardia di Finanza di Milano nel garantire l’integrità finanziaria ed economica del territorio di riferimento attraverso mirati accertamenti economico-patrimoniali e finanziari finalizzati a individuare e sottrarre a soggetti connotati da determinate forme di pericolosità sociale i patrimoni illecitamente accumulati.
La diffusione del presente comunicato stampa è effettuata in ottemperanza alle disposizioni del Decreto Legislativo n. 188/2021, ritenendo sussistente l’interesse pubblico all’informazione con particolare riferimento all’ azione di contrasto alla criminalità economico-finanziaria attraverso l’aggressione di patrimoni, ricchezze e beni di provenienza illecita, fermo restando che è intervenuta confisca irrevocabile a seguito di sentenza della Suprema Corte di Cassazione, con la quale sono stati rigettati i ricorsi presentati nell’interesse del proposto e dei terzi interessati.
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