Guardia di Finanza: a Milano lotta all’abusivismo nel settore del compro-oro, sequestrati orologi di lusso e gioielli d’epoca per 2 milioni di euro. Denunciato un commerciante

Di Valentina Giambastiani             

MILANO.  Un rivenditore abusivo di gioielli d’epoca denunciato con beni preziosi e orologi di lusso (per un valore di 2 milioni di euro di euro) sequestrati, è questo il sunto di un’attività anti-riciclaggio portata a termine dai Finanzieri del Comando provinciale di Milano – 2° Nucleo Operativo Metropolitano (NOM).

Il servizio delle Fiamme Gialle meneghine, che ha interessato gli operatori economici attivi nel commercio degli oggetti preziosi, si è sviluppato a seguito di un’approfondita attività info-investigativa che ha coinvolto un imprenditore dedito alla compravendita di oggetti preziosi usati ma che, stando alle prime risultanze, operava sul mercato senza essere iscritto nell’apposito registro – istituito per legge – presso l’Organismo degli Agenti e dei Mediatori (OAM).

Una parte dei preziosi d’epoca sequestrati dai Finanzieri del 2° NOM Milano

Operare abusivamente in tale settore rappresenta dunque una seria minaccia al complesso sistema preventivo anti-riciclaggio; sistema che il legislatore ha previsto proprio per tutelare e vigilare sul multiforme mercato del compro-oro che, non a torto, può prestarsi o essere comunque interessato da sempre possibili casi di reimpiego di proventi illeciti derivanti da reato.

All’esito degli opportuni accertamenti svolti dai Finanzieri del NOM di Via Oglio, lo stesso venditore abusivo è stato dunque deferito alla competente Autorità Giudiziaria, che al riguardo ha subito disposto una perquisizione locale a seguito della quale i militari hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 388 monili usati, tra i quali figurano orologi di lusso e gioielli d’epoca finemente lavorati in oro, argento, gemme preziose e persino in platino, oggetti dalla cui (illecita) vendita si sarebbero ottenuti profitti pacificamente stimabili in oltre 2.000.000 di euro.

Va senz’altro la pena ricordare come attività di servizio di questo tipo a pieno titolo rientrino nella fondamentale azione di prevenzione e contrasto al riciclaggio condotta dalla Guardia di Finanza, anche in campo internazionale.

Un’azione e che ha l’indubbio merito di combattere ogni forma d’infiltrazione criminale e d’inquinamento dell’economia legale, preservando in tal modo gli interessi degli operatori onesti.

Va inoltre evidenziato come il procedimento penale scaturito dalla vicenda verta nella sua fase preliminare, pertanto il denunciato non potrà essere dichiarato responsabile per i reati contestatigli fino a pronunciamento d’una sentenza irrevocabile di condanna, sussistendo fino a quel momento la presunzione d’innocenza prevista dalla Costituzione.

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