Guardia di Finanza: a Napoli scovato un sito utilizzato dalla malavita, sequestrati un mitra “Sten” e tre autovetture 

Di Valentina Giambastiani             

NAPOLI. Con ogni probabilità si tratta di un sito utilizzato dalla malavita locale quello scoperto dai finanzieri del Comando Provinciale di Napoli – Gruppo di Frattamaggiore, all’interno di in un terreno incolto situato alla periferia di Cardito (Napoli), dove i militari hanno rinvenuto tre autovetture e un mitra completo di munizionamento.

Una pattuglia di finanzieri in ricognizione

L’inquietante ritrovamento è avvenuto a seguito dell’intensificazione dei controlli di polizia giudiziaria nelle aree ritenute più a rischio dell’hinterland partenopeo, ed è stato proprio durante uno di questi controlli i militari hanno notato la presenza delle suddette auto, in apparenza abbandonate dietro fitti arbusti che le nascondevano alla vista dei transitanti sulla strada limitrofa.

Sospettando che non fossero carcasse di vecchie auto lasciate lì da chissà quanto tempo, i finanzieri hanno dunque deciso per un’opportuna ispezione dalla quale è emerso che due dei veicoli in questione erano stati oggetto di furto, e che nell’abitacolo di una di queste erano presenti diversi bossoli di cartucce già esplose.

Il terzo veicolo è invece risultato gravato da sequestro penale, ma qualcuno lo aveva fatto evidentemente sparire dalla circolazione prima che lo stesso provvedimento giudiziario potesse essere eseguito.

È stata tuttavia la presenza dei bossoli ad indurre i finanzieri in un allargamento del controllo sulla restante parte del terreno; un’intuizione che si è presto rivelata giusta poiché, celato tra i cespugli e coperto da alcune travi di legno, gli stessi militari hanno scovato un borsone nel quale era stata infilato un mitra a canna corta “Sten” – calibro 9 – di fabbricazione inglese.

Benché si tratti di un’arma principalmente utilizzata dai soldati del Royal Army durante la II Guerra Mondiale, questo mitra ha continuato ad essere utilizzato per lungo tempo anche al di fuori dell’Inghilterra, oltre che ad essere fabbricato in gran quantità (circa 4 milioni di pezzi) nelle sue diverse varianti.

Per la sua semplicità costruttiva, per il peso e per le dimensioni ridotte, si tratta di un’arma facile da maneggiare, trasportare nonché occultare, che inoltre possiede una capacità di fuoco di circa 500 colpi al minuto unita ad un tiro utile di 50 metri, caratteristiche che lo rendono senz’altro appetibile per azioni criminose d’una certa gravità.

Le conseguenti attività di sequestro sono state eseguite con il fondamentale supporto dei tecnici della Polizia scientifica, i quali hanno provveduto ad eseguire sull’arma tutti i rilievi del caso che hanno altresì interessato 150 munizioni e gli 11 bossoli ritrovati in una delle autovetture.

Sarà ora un’apposita perizia balistica ad accertare se l’arma in questione, peraltro sottoposta ad alcune rudimentali modifiche, sia stata utilizzata in precedenti fatti di sangue o altre azioni criminali come rapine e intimidazioni, anche alla luce dei recenti episodi di cronaca nera verificatisi a nord del capoluogo campano, più precisamente tra le località di Grumo Nevano, Cardito, Sant’Antimo, Casandrino e Caivano.

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