Di Marco Lainati
Padova. L’approssimarsi del termine delle ferie estive coincide sempre con l’esigenza di nuovi approvvigionamenti di materiali d’ogni genere che imprese e famiglie cominciano ad acquistare con il giungere dell’autunno in ragione delle proprie esigenze, e ciò conseguenzialmente comporta anche un aumento dei trasporti di merci tra le quali purtroppo si annidano anche quelle recanti marchi di fabbricazione contraffatti o non conformi alla normativa di sicurezza europea.

Sequestro di prodotti non sicuri da parte della GDF
Ed è proprio in questo contesto che è venuto a svilupparsi un ampio dispositivo di contrasto, che i finanzieri del Comando Provinciale di Padova hanno condotto lungo tutte le rotabili della provincia patavina nonché presso gli svincoli autostradali affidati alla loro vigilanza, fino a giungere – per i necessari riscontri – ai siti di destinazione delle stesse merci.
Nel corso di quattro distinti accessi, eseguiti presso esercizi commerciali che erano appena stati riforniti, i militari delle Fiamme Gialle hanno posto sotto sequestro circa 2.000.000 di prodotti contraffatti o non rispondenti ai canoni di sicurezza previsti dall’Unione europea nonché dalla normativa nazionale di settore.

I controlli sulel autostrade
Com’era facile immaginare, di diverso genere nonché destinate a diversi acquirenti erano le merci finite sotto sequestro, tra le quali figurano 1.800.000 attrezzi professionali per parrucchieri ed estetisti (importati dalla Cina e sdoganati in Slovenia), tutti quanti risultati sprovvisti delle informazioni di fabbricazione ed utilizzo previste dal “Codice del Consumo”.
Ai citati attrezzi si aggiungono anche più di 5 mila deodoranti combustibili per ambienti, sui quali i finanzieri operanti hanno scoperto essere caratterizzati da una base con fragranze di cannabis ed oppio, peraltro già precedentemente segnalati dalla Commissione europea per la presenza di sostanze ritenute pericolose.
Anche in questo caso si è trattato di prodotti provenienti dalla Cina.
Non meno significativo è poi stato il contestuale sequestro di circa 3 mila chili di pellet da riscaldamento di provenienza polacca ma recante una falsa marchiatura che, nelle evidenti intenzioni dei contraffattori, avrebbe facilmente ingannato gli acquirenti circa la qualità del legno utilizzato, nonché sul suo potere calorico e sulle relative scorie prodotte a seguito della combustione, oltre che ad essere sprovvisto dei relativi codici identificativi assegnati ai distributori autorizzati.
A corollario dell’intervento è giunto altresì il sequestro di 44 mila calcolatrici elettroniche, anche queste provenienti dalla Cina ed anche queste sprovviste del marchio di sicurezza europeo “CE” oltre che delle certificazioni qualitative e di sicurezza richieste per tali congegni.
A conclusione delle operazioni, i responsabili sono stati dunque denunciati a piede libero alla locale Procura della Repubblica per il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni mendaci, con parallela segnalazione alla Camera di Commercio per l’esistenza delle specifiche violazioni contestate in capo ai produttori ed ai distributori delle suddette merci.
I controlli al riguardo stanno comunque proseguendo, anche in aderenza agli specifici piani di contrasto che la Guardia di Finanza conduce ininterrottamente su tutto il territorio nazionale, per tutelare i consumatori nonché per salvaguardare quei princìpi di libera e leale concorrenza tra gli imprenditori sui quali poggia l’economia sana del Paese.
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