Guardia di Finanza: a Palermo, lotta al contrabbando di sigarette, nuovo sequestro da due tonnellate nella zona sud-ovest della città. Arrestati due cittadini italiani

Di Antonella Casazza

PALERMO. Ennesimo sequestro di sigarette di contrabbando (stavolta per circa due mila chili) messo a segno dai Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo.

Un sequestro senza dubbio rilevante e che ancora una volta vede il capoluogo siculo significativamente attraversato da questi traffici di cosiddette “bionde”.

Anche nella circostanza in cronaca i tabacchi lavorati esteri sono stati rinvenuti all’interno di due furgoni, che i militari stavano sottoponendo a controllo durante una delle loro continue attività di controllo economico del territorio, con particolare attenzione alla repressione della contraffazione e del contrabbando in genere.

Il sequestro di TLE di contrabbando ad opera della Guardia di Finanza di Palermo

A condurre l’attività è stata una pattuglia del locale Nucleo Polizia Economico Finanziaria (PEF), che ha segnalato l’alt ai due furgoni mentre questi stavano transitando nella zona sud-ovest della città.

La conseguente ispezione ai mezzi ha ben presto rivelato natura ed entità del carico, nello specifico composto da sigarette contrabbandiere riportanti i noti marchi Chesterfield e Merit, per il suddetto quantitativo che sul mercato nero del genere vale circa 350 mila euro.

I conducenti dei due automezzi, entrambi di nazionalità italiana, sono stati dunque arrestati in flagranza di reato nonché posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha già convalidato l’arresto contestandogli il reato di contrabbando, anche se le loro posizioni sono al momento garantite dalla presunzione d’innocenza che rimarrà imprescritta sino ad eventuale pronunciamento di una sentenza definitiva di condanna.

I Finanzieri del Nucleo PEF palermitano in una fase del sequestro

Come anticipato sopra, il contrabbando di sigarette resta ancor oggi un fenomeno criminale piuttosto diffuso quanto organizzato, nel cui contrasto la Guardia di Finanza impiega molte delle sue risorse operative sia per la tutela degli interessi finanziari dello Stato, sia per la tutela dei consumatori, poiché le sigarette di provenienza contrabbandiera non offrono alcuna garanzia sulle severe norme produttive e qualitative a cui questi prodotti devono soggiacere nell’intero territorio dell’Unione europea.

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