Guardia di Finanza: a Pavia scoperta una “bomba ecologica” da 20 tonnellate di oli esausti. Erano illecitamente stoccati su un’area privata. Denunciati 2 imprenditori

Di Alessandro Margottini               

PAVIA. È una vera e propria “bomba ecologica” quella scoperta dai finanzieri del Comando provinciale di Pavia i quali, durante uno dei loro continui servizi di controllo economico del territorio, si sono imbattuti un quantitativo da 20 tonnellate di oli esausti per autotrazione contenuti in fusti metallici, che l’erosione agli agenti atmosferici aveva peraltro già intaccato con conseguente sversamento sul terreno e concreto rischio di contaminazione nella falda acquifera sottostante.

Un’attività di polizia ambientale della GDF

I rifiuti (speciali) in questione erano stati illecitamente stoccati all’interno di un’area privata estesa su oltre 2.500 metri quadri nel territorio di Gropello Cairoli (Pavia), che tempo addietro era già stata sede di un’azienda attiva nel trasporto di merci su strada.

I fusti d’olio esausto in questione, nonostante il loro abbondante numero, era stati comunque tenuti lontani da sguardi indiscreti, nonché posti vicini ad altri cumuli di rifiuti di vario genere lì giacenti in maniera incontrollata, parte dei quali inceneriti in dispregio di qualsiasi norma che regola il loro smaltimento.

A seguito dell’inquietante ritrovamento sono così stati avviati tutti gli accertamenti del caso, che hanno presto condotto le fiamme gialle pavesi verso due imprenditori responsabili dell’area e pertanto denunciati per violazioni ambientali.

Al termine degli accertamenti in parola gli stessi militari hanno, dunque, avviato il necessario iter volto alla messa in sicurezza nonché alla bonifica del terreno, i cui costi saranno addebitati ai responsabili senza ulteriore aggravio per la collettività.

Resta in ogni caso inteso che ai due indagati, nell’attuale fase dell’indagine che li riguarda, vada riconosciuta la presunzione di non colpevolezza che non potrà decadere sino ad eventuale e intervenuta sentenza definitiva di condanna che ne dichiari le rispettive responsabilità.

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