Di Antonella Casazza
PISA. Tredici lingotti d’oro che un passeggero in partenza dall’aeroporto “Galileo Galilei” di Pisa stava tentando di esportare dal territorio nazionale sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM).
Il passeggero, un cittadino albanese con residenza a Firenze, era in procinto d’imbarcarsi con un volo diretto a Tirana ma, proprio mentre era in attesa di essere trasferito sull’aereo che lo avrebbe condotto nella capitale albanese, è stato controllato dalle Fiamme Gialle e dai doganieri in servizio all’interno degli spazi aeroportuali e di vigilanza doganale.
Il controllo, volto al contrasto dei traffici transfrontalieri di valuta, ha rivelato un inaspettato epilogo poiché al posto dei contanti gli operatori della GDF e dell’ADM hanno rivenuto nel bagaglio a mano dell’uomo 13 lingotti aurei aventi un grado di purezza del 999‰, di un peso di 100 grammi ciascuno (per un valore calcolato in 73.944 euro).
Ognuno dei quali recava la punzonatura di una ditta orafa di Arezzo.
L’aver tentato l’esportazione di metalli preziosi verso l’estero senza aver preventivamente provveduto a presentare la prevista denuncia all’Unità d’Informazione Finanziaria (UIF), come disposto dalla legge numero 7 del 2000 “Nuova disciplina del mercato dell’oro”, costituisce un illecito di natura amministrativa che per lo straniero in questione comporta una sanzione pecuniaria di 29.577,60 euro, immediatamente verbalizzata dal personale operante che ha altresì provveduto al sequestro dei lingotti, al momento concentrati presso i competenti uffici della Banca d’Italia per il successivo iter procedimentale.
La vicenda ha ovviamente innescato le indagini di natura finanziaria che mirano ad accertare la provenienza del non piccolo quantitativo di oro, nonché la reale capacità contributiva del soggetto che ne è stato trovato in possesso.
È opportuno evidenziare come il risultato sia stato reso possibile anche dal Protocollo d’intesa siglato ad aprile scorso tre le due istituzioni dell’Amministrazione Finanziaria, grazie al quale lo scambio di informazioni tra GDF e ADM è stato velocizzato mentre le attività di verifica doganale congiunta risultano maggiormente agevolate.
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