Guardia di Finanza: a Roma scoperto un giro di falsi sinistri stradali ai danni di compagnie assicurative. Arrestate due persone

Di Gianluca Filippi

ROMA. Sono due le persone arrestate dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, in quanto ritenute responsabili dei reati di truffa, riciclaggio e auto-riciclaggio.

La citata misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, giunge all’esito di alcune indagini che le Fiamme Gialle hanno condotto su un presunto giro truffaldino organizzato e ripetuto ai danni di compagnie assicurative, le quali si trovavano a risarcire danni dovuti ad incidenti stradali in realtà mai avvenuti.

Le indagini in questione, nello specifico compiute dai Finanzieri della Compagnia di Nettuno (Roma), avevano preso il via da diverse querele esposte dai rappresentanti di alcune compagnie assicurative, a seguito delle quali sono stati documentati diciannove falsi sinistri stradali, dei quali cinque già liquidati per un esborso di 37 mila euro.

I militari della Guardia di Finanza sul campo delle indagini

Figura di primo piano nella vicenda è risultato essere il titolare di un’autocarrozzeria della zona il quale, fiancheggiato da alcuni suoi collaboratori e in accordo con i proprietari degli autoveicoli, istruiva le correlate pratiche di liquidazione complete di immagini fotografiche ritraenti autovetture “incidentate”, ma alle quali venivano apposte le targhe di veicoli dichiarate come coinvolte nei (finti) incidenti, facendo così apparire ai periti una situazione completamente mistificata.

Gli indennizzi versati dalle compagnie assicurative per il risarcimento dei sinistri (che hanno complessivamente raggiunto il ragguardevole volume di circa 360 mila euro) venivano successivamente fatti confluire sul conto corrente personale del principale indagato, soldi che poi, anche grazie alla complicità di alcuni suoi parenti, andavano a essere riciclati e reinvestiti nella sottoscrizione di polizze assicurative, oltre che nell’acquisto di beni mobili e immobili.

I limpidi elementi probatori acquisiti dagli investigatori della Guardia di Finanza, hanno dunque permesso all’Autorità Giudiziaria inquirente di ottenere i citati arresti (custodia cautelare in carcere di una persona, arresti domiciliari di una seconda e divieto di dimora di una terza), nonché il sequestro preventivo di due terreni, un vigneto, un appartamento e un natante, tutti nella disponibilità del titolare dell’autocarrozzeria.

I Finanzieri al lavoro per scoprire le truffe assicurative

Da rilevare, inoltre, come il lo stesso soggetto, già raggiunto nel 2013 da una misura di prevenzione emessa dal Tribunale di Roma divenuta definitiva nel 2016, aveva peraltro omesso di comunicare al competente Comando del Corpo l’acquisto di beni mobili e immobili (come disposto dalla vigente normativa antimafia).

Altrettanto interessante è la circostanza probatoria legata ai venticinque soggetti coinvolti nella descritta vicenda truffaldina, che gli investigatori hanno localizzato tra Roma, Anzio (Roma), Nettuno (Roma), Latina, Aprilia (Latina), Cisterna di Latina (Latina), Sezze (Latina), Desenzano del Garda (Brescia) e Santa Caterina dello Ionio (Catanzaro).

Rimane, in ogni caso, opportuno specificare che il relativo procedimento giudiziario si trovi ancora nella fase delle indagini preliminari, pertanto – in attesa di giudizio definitivo – per ognuno degli indagati vale la presunzione di non colpevolezza.

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