Guardia di Finanza: a Savona sequestrate 74 armi bianche tra pugnali e baionette recanti simbologie naziste. Denunciato il proprietario

Di Massimo Giardinieri

Savona. Non capita soventemente di fare sequestri di questo tipo di armi, ma quello operato a Savona dai finanzieri del locale Comando Provinciale spicca per il numero di pezzi rinvenuto (settantaquattro in tutto tra cui 22 pugnali da guerra e 52 baionette), oltre che per la particolarità delle armi stesse.

Il sequestro di armi bianche da parte della GDF

L’esistenza del consistente stock di tali armi bianche è stata accertata dai finanzieri savonesi nell’ambito dei normali servizi di controllo economico del territorio, consentendo così d’individuare un cittadino 58enne detentore di una vera e propria collezione nella quale erano presenti pezzi di dubbia provenienza ed in buona parte catalogati come “armi da guerra”.

Durante la perquisizione avvenuta all’interno del suo domicilio l’uomo non è stato in grado di fornire ai militari la relativa autorizzazione necessaria per la detenzione di tali armi (come previsto dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza – TULPS), e neppure di dare sufficienti spiegazioni sulla provenienza delle armi stesse.

Al riguardo è bene notare che si tratta di oggetti dotati d’una certa capacità offensiva; i pugnali rinvenuti avevano lame di lunghezze compresa tra i 22 ed i 30 centimetri mentre le baionette erano lunghe tra i 35 ed i 45 centimetri, per questo – al di là degli intuibili aspetti collezionistici della questione – un armamentario di tal genere non può essere detenuto senza che le Autorità di P.S. ne abbiano precisa contezza attraverso i previsti procedimenti autorizzativi, che possono infatti essere revocati in qualsiasi momento per comprovati motivi di pubblica sicurezza.

Le suddette armi – peraltro di pregevole fattura – risalgono al primo ed al secondo conflitto bellico mondiale, diverse delle quali recanti simboli hitleriani ed incisioni in tedesco inneggianti al nazismo.

Alla luce delle descritte circostanze il soggetto è stato pertanto denunciato alla Procura della Repubblica di Savona, mentre i pugnali e le baionette in questione sono chiaramente finiti sotto sequestro e messi a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

Sulla vicenda sono ora in corso indagini attraverso le quali gli investigatori cercheranno ora di risalire alla loro effettiva provenienza nonché di appurare il loro reale valore, ma anche di accertare se siano state in qualche modo oggetto di pregressi fatti criminosi.

Rimane comunque opportuno evidenziare come procedimento qui descritto si trovi attualmente nella fase delle indagini preliminari e che i provvedimenti sin qui adottati non implicano l’automatica colpevolezza dell’indagato, le cui responsabilità d’ordine penale debbono ancora essere compiutamente accertate.

L’intervento delle Fiamme Gialle di Savona conferma ancora una volta la trasversalità dell’azione del Corpo che, come nel caso qui descritto, sia pur partendo da finalità di polizia economico-finanziaria ha finito per implicare aspetti di ordine e sicurezza pubblica, nelle quali la Guardia di Finanza ogni giorno concorre supportando fattivamente la specifica attività della Polizia di Stato e dei Carabinieri.

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