Guardia di Finanza: ad Ancona intercettati in porto due SUV rubati in partenza per l’Albania. Denunciati due soggetti risultanti gli attuali “proprietari”

ANCONA. Una bisarca stava ufficialmente trasportando – con destinazione Albania – diverse autovetture di pregio, ma quando è stata fermata dai finanzieri del Comando Provinciale di Ancona per i previsti controlli doganali i militari si sono accorti che qualcosa non quadrava sui documenti di due SUV, scoprendo così che le vetture in questione (valore commerciale che sfiora i 100 mila euro) non provenivano da un canale di vendita ufficiale ma erano state invece rubate.

Le auto rubate ritrovate in porto dalla GDF di Ancona

Il rinvenimento dei due veicoli è avvenuto nell’ambito dei quotidiani controlli che i militari della GDF, in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM), compiono ogni giorno nel porto dorico su merci, conducenti e passeggeri dei mezzi che lì transitano sbarcando da traghetti in buona parte provenienti dagli scali marittimi greci ed albanesi.

La bisarca in questione era perciò uno degli innumerevoli veicoli commerciali di passaggio sulle trafficatissime banchine anconetane, ma ha comunque attratto l’attenzione dei militari anche in virtù della loro notevole esperienza nel settore della Polizia Doganale.

Proprio dal conseguente esame dei documenti di accompagnamento sono state notate le prime incongruenze che lasciavano ipotizzare come gli stessi fossero falsi, ed è stato quindi necessario estendere il controllo anche sugli automezzi (a seguito del quale i finanzieri operanti hanno infatti rilevato alcuni segni di manomissione sui rispettivi numeri di telaio) e la riprova definitiva di ciò l’ha fornita il sistema di analisi interno ed il computer di bordo che hanno rivelato la mancata corrispondenza tra i numeri di telaio riportati, quelli posti sulla carrozzeria nonché quelli iscritti sul relativo libretto di circolazione.

Una volta individuata l’autentica matricola del telaio si è così potuto procedere ad una compiuta identificazione delle stesse autovetture, per le quali – come emerge dalle banche-dati delle Forze di Polizia – i legittimi proprietari avevano difatti sporto altrettante denunce di furto.

Un controllo della GDF in zona di vigilanza doganale

I due soggetti attualmente risultanti come gli intestatari delle auto trafugate (che stavano tentando di trasferire in territorio “extra Unione europea”), sono stati pertanto denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di riciclaggio nonché possesso di documentazione falsa, mentre le due Range Rover sono state sequestrate e poste a disposizione della stessa Autorità Giudiziaria che sta ora coordinando le indagini per individuare eventuali responsabilità a carico d’altri soggetti, i quali potrebbero essere dunque coinvolti in un traffico di automobili rubate.

La vicenda ben descrive la trasversalità dell’azione di servizio della Guardia di Finanza, anche quando questa si rivolge ad un settore ben definito come lo è quello della Polizia Doganale, contribuendo così a potenziare altri servizi come quello della Polizia Giudiziaria e della Sicurezza Pubblica per i quali il Corpo costituisce un supporto operativo di primaria ed indiscussa importanza.

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