Guardia di Finanza: arrestato a Fermo un trafficante di droga, nella sua abitazione le unità cinofile “cash dog” scovano oltre 52 mila euro in contanti

FERMO. È ritenuto il fulcro di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti il 36enne di origini albanesi arrestato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Fermo – Nucleo Polizia Economico Finanziaria (PEF), su disposizione del GIP del locale Tribunale, all’esito di un’operazione culminata con un blitz condotto all’interno della sua abitazione sita a Porto S. Elpidio.

I contanti sequestrati al trafficante dalla Guardia di Finanza di Fermo

I militari delle Fiamme Gialle fermane, coadiuvati per l’occasione dalle Unità Cinofile del Corpo, hanno infatti rinvenuto nel domicilio del cittadino albanese una rilevante somma di denaro contante (52.730 euro), ritenuta provento di traffici di droga, sequestrandogli inoltre due autovetture di grossa cilindrata nelle sue disponibilità, un furgone, sei telefoni cellulari e varia documentazione che gli inquirenti stanno attualmente vagliando.

Da notare come il ritrovamento della citata somma di denaro sia stata resa possibile proprio dai cinofili della Guardia di Finanza, che nell’occasione si erano premuniti richiedendo l’intervento dei “cash dog”, ovvero di cani anti-valuta specificamente addestrati nella ricerca di banconote, dunque fondamentali nel reprimere traffici transfrontalieri di valuta come anche in attività operative come quella descritta, nelle quali c’è la necessità di scovare soldi occultati nei più disparati anfratti.

Un’autopattuglia della Guardia di Finanza

Nonostante la provincia fermana sia piuttosto distante da fatti di cronaca connessi ai grandi traffici di droga, giova comunque precisare come il pertinente Comando Provinciale Guardia di Finanza abbia già eseguito in tempi abbastanza recenti diverse operazioni, arrestando tre trafficanti (un italiano e due albanesi) oltre che a pervenire al sequestro di quasi 17 kg di sostanze stupefacenti tra eroina, cocaina, hashish e marijuana (valore complessivo di mercato superiore ai 400.000 euro) nonché i mezzi e gli strumenti serviti agli arrestati per realizzare le attività di spaccio.

Le condotte illecite che la competente Autorità Giudiziaria contesta in capo al soggetto finito agli arresti sono attualmente valutate nella fase iniziale delle indagini, il che non pregiudica la presunzione d’innocenza garantita all’arrestato e che permarrà tale fin quando nei confronti del medesimo non sarà stata emessa una sentenza definitiva di condanna.

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