Guardia di Finanza: arrestato un trafficante marocchino. Bloccato a un posto di controllo stradale predisposto per l’emergenza COVID-19

Di Fabio Mattei

Como. Ancora un ricercato che incappa nei posti di controllo della Guardia di Finanza ed ancora un arresto messo a segno dalle Fiamme Gialle.

I controlli su strada della GdF

I Finanzieri del Comando Provinciale di Como, dopo un concitato inseguimento, hanno messo fine alla latitanza di un cittadino di nazionalità marocchina, già sfuggito due anni fa ai militari.

Questa la cronaca dell’operazione: una pattuglia della GdF di Como era impegnata in un posto di controllo stradale per vigilare sull’osservanza delle misure governative disposte per il contenimento epidemiologico del virus COVID-19 allorquando il conducente di un’autovettura con a bordo un secondo passeggero, alla quale Finanzieri avevano indicato l’alt, ha invertito improvvisamente la marcia dandosi alla fuga.

In meno di un minuto, però, l’auto delle Fiamme Gialle era già sulla scia dei fuggitivi. I quali, sentendosi ormai braccati, perdevano il controllo del mezzo che finiva la propria corsa addosso a un muro.

A questo punto il conducente dell’auto sfuggita poco prima al posto di controllo che nell’impatto non aveva evidentemente subìto conseguenze, approfittando di una limitrofa area boschiva riusciva a far perdere le proprie tracce, mentre al complice non andava altrettanto bene giacché i Finanzieri riuscivano ad acciuffarlo prima che potesse sparire anche lui tra la fitta vegetazione.

Non avendo indosso alcun documento, per risalire all’identità del fermato sono stati così eseguiti i previsti rilievi foto-dattiloscopici, dai quali è emerso che sul conto dell’uomo pendeva un ordine di carcerazione – emesso a dicembre 2018 dal Tribunale di Pistoia – per reati connessi al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Al termine degli accertamenti il nordafricano è stato così condotto presso la Casa Circondariale di Como, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Ovviamente questo nuovo episodio gli è costato un’ulteriore denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, peraltro aggravata dal fatto di aver commesso l’azione durante la latitanza nonché in stato di clandestinità sul territorio nazionale.

Il suo complice è ora attivamente ricercato in tutta la provincia lariana e non si esclude che i cancelli del carcere possano presto aprirsi anche per lui.

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