Di Massimo Giardinieri
PALERMO. Avevano probabilmente pensato che un carico “frazionato” di cocaina (33 kg) sarebbe potuto essere facilmente occultato e velocemente trasportato a bordo di una comune autovettura, ma l’intendimento dei trafficanti non è andato stavolta nel verso giusto, visto che gli uomini della Guardia di Finanza di Palermo hanno comunque intercettato la droga ed arrestato il “trasportatore”.
La vicenda ha avuto luogo presso lo svincolo autostradale di Buonfornello (PA), dove i militari delle Fiamme Gialle erano intenti in una delle tante attività di controllo economico del territorio oltre che di repressione dei traffici illeciti.
Nello specifico è stata un’autopattuglia del Nucleo Polizia Economico Finanziaria (PEF) che, in orario mattutino, ha deciso di sottoporre a controllo l’autovettura in questione oltre che all’identificazione dell’uomo che la stava conducendo il quale, alle solite domande di rito, non è riuscito a nascondere una certa agitazione ed una certa insofferenza che ai militari non sono sfuggite.
Questi sono “segnali” tipici che non abbisognano di particolari interpretazioni, per questo i Finanzieri hanno deciso per una più approfondita ispezione del mezzo con tanto di ausilio di un’unità cinofila, ovvero di un finanziere-conduttore e del suo cane antidroga che hanno impiegato meno di un minuto per scovare sulla vettura 30 involucri appositamente pressati e confezionati sottovuoto (i “panetti”), contenenti i 33 kg. di preziosa “polvere bianca” stivati all’interno del bagagliaio.
Benché si trattasse di un carico “frazionato” rispetto ai ben più ingenti quantitativi che la Guardia di Finanza è solita sequestrare in tali attività, lo stupefacente in questione – qualora fosse riuscito ad arrivare sul mercato clandestino delle droghe – avrebbe tranquillamente fruttato ai trafficanti ricavi per oltre 2 milioni e 500.000 euro.
Il corriere responsabile del carico, cittadino italiano, è stato chiaramente arrestato in flagranza di reato nonché condotto presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo, dove si trova ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria verso la quale dovrà rispondere dell’accusa di traffico di sostanze stupefacenti anche se, in attesa di giudizio definitivo, sussiste nei suoi riguardi la presunzione di innocenza.
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