Guardia di Finanza: Brindisi, controlli sui contributi economici erogati dal Comune di Fasano per le famiglie bisognose. Scoperti e sanzionati 160 pseudo-indigenti

Di Massimo Giardinieri

BRINDISI. Quei buoni-spesa servivano per le necessità alimentari di nuclei familiari in concrete difficoltà economiche, così come i contributi ad integrazione per canoni di locazione divenuti gravosi, insomma, una serie di contributi economici che il Comune di Fasano (BR) aveva stanziato per i cittadini che più ne avevano bisogno, peccato però che ai controlli eseguiti dai finanzieri della locale Compagnia le cose si siano rivelate ben diverse, e così 160 soggetti sono stati segnalati e sanzionati.

La scoperta dell’ennesima frode ad un Ente pubblico è arrivata a seguito di un’attenta serie di controlli che le fiamme gialle hanno messo in atto nel settore delle prestazioni sociali agevolate; ed è stato cosi che – dopo aver incrociato tutti i dati in loro possesso – i militari sono riusciti a far emergere le posizioni irregolari dei 160 soggetti in questione, i quali avrebbero complessivamente percepito circa 42.000 euro sotto forma di contributi economici comunali.

Al vaglio dei finanzieri sono passati oltre 1.300 soggetti beneficiari degli stessi contributi, ma in capo a molti di questi è stata rivelata la mancanza requisiti previsti dai bandi comunali, come quella d’una reale condizione d’indigenza, anche temporanea, del proprio nucleo familiare.

Tra le diverse irregolarità portate alla luce sono soprattutto presenti l’omissione riguardante la percezione di ulteriori forme di sussidio (reddito di cittadinanza, pensioni, ecc.), ma non sono neppure mancati casi in cui, nell’indicare il proprio nucleo familiare, qualcuno aveva “dimenticato” congiunti con entrate economiche periodiche e sicure (anche d’un certo rilievo), come c’è stato anche chi ha falsamente attestato di aver interrotto l’attività lavorativa.

Attività d’ufficio della GDF

In tali casi la norma prevede che per i soggetti individuati siano comminate sanzioni amministrative per un importo pari al doppio del beneficio indebitamente percepito, e con restituzione all’Amministrazione comunale della parte di propria competenza.

Alcuni dei trasgressori hanno peraltro già provveduto a sanare la propria posizione debitoria, mentre per quelli ancora inottemperanti le sanzioni sono destinate ad elevarsi se non provvederanno entro i termini di legge.

La vicenda qui descritta pone l’accento non tanto sul volume dei contributi economici illecitamente percepiti, quanto nell’elevato numero di soggetti che a quegli stessi contributi avevano “puntato” presentando dichiarazioni dai contenuti mendaci, che hanno così indotto in errore i competenti uffici del Comune.

L’azione che la Guardia di Finanza sta tuttavia attuando in tutto il territorio nazionale a tutela delle risorse pubbliche, e per far sì che le stesse vengano destinate a cittadini realmente bisognosi, è senz’altro destinata a produrre nuovi risultati che giungono di pari passo con capacità investigative in costante affinamento, ma anche con i mezzi tecnologici di cui il Corpo può disporre per tale settore d’intervento.

 

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