Di Massimo Giardinieri
Brindisi. E’ stato un intervento di soccorso marittimo difficile come senz’altro lo sono tutti quelli che vedono l’incendio di un’imbarcazione, ma la perizia marinaresca ed il coraggio dei finanzieri ha comunque permesso il salvataggio di 277 persone che si trovavano a bordo di un traghetto.
Il natante in questione – facente parte della flotta della compagnia Grimaldi Lines – era salpato intorno le ore 01:20 dal porto ellenico di Igoumenitsa con scalo nel porto di Brindisi, ma alle prime ore dell’alba ha cominciato a prendere fuoco mentre si trovava in navigazione nel mar Ionio, in un tratto di mare nord di Corfù ed ancora a 9 miglia dalla costa pugliese.
Lanciato l’allarme dal traghetto sono dunque stati immediatamente attivati i soccorsi che la Guardia di Finanza ha affidato all’equipaggio del suo pattugliatore multiruolo “Monte Sperone” il quale, durante le suddette operazioni, è stato affiancato dalle unità della Guardia Costiera greca.
Resisi conto della situazione e degli ulteriori pericoli che ne potevano derivare, i militari delle fiamme gialle non hanno esitato a calare in acqua i due gommoni in dotazione al loro pattugliatore, questo per poter operare da vicinissimo, con la massima tempestività e manovrabilità, riuscendo così a trarre in salvo tutti i passeggeri oltre ai 51 marittimi in servizio sul traghetto.
Alla fine sono state 243 le persone calate a bordo dei gommoni della GDF, a chiara dimostrazione che la modalità di soccorso adottata dai finanzieri si è rivelata la più efficace.
Dai primi riscontri sembra che il fuoco sia partito dalla stiva del traghetto, anche se è ancora presto per determinare esattamente cause ed eventuali responsabilità.
I passeggeri tratti in salvo sono stati ovviamente confortati e visitati non appena arrivati in porto a Brindisi, e sembra che nessuno di loro abbia riportato ferite o traumi di particolare gravità.
Parole di sincero apprezzamento per la piena riuscita dell’operazione ed il senso del dovere dimostrato sono intanto già state espresse dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, oltre che dal Comandante Generale del Corpo, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana.
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