Guardia di Finanza: Caserta, finanzieri e tecnici dell’ASL accedono in un capannone industriale e scoprono 20 tonnellate di alimenti detenuti in condizioni igienico-sanitarie allarmanti. Denunciato un responsabile

Di Massimo Giardinieri

Caserta. Oltre 20.000 kg di generi alimentari di vario tipo (prodotti ittici, cereali, riso, farine, spezie, ecc.) già pronti per la vendita ma privi della benché minima autorizzazione all’immissione in commercio, senza alcun elemento inerente alla loro tracciabilità e per di più stoccati in spregio alle più elementari regole igienico-sanitarie.

Sono questi gli elementi essenziali di una nuova attività condotta a tutela della salute pubblica, che ha visto protagonisti i finanzieri del Comando Provinciale di Caserta i quali, nel territorio del comune di Ruviano (CE), hanno individuato un’azienda dedita allo stoccaggio ed al commercio clandestino di prodotti alimentari.

All’atto dell’accesso nel locale (un capannone industriale di oltre 1.500 mq), che i militari delle fiamme gialle hanno compiuto avvalendosi dei propri poteri di polizia economico-finanziaria nonché con il prezioso ausilio del personale medico dell’Azienda Sanitaria Locale – Servizi Veterinari di Caserta, è stato infatti scoperto un vero e proprio stabilimento dotato di congelatori, forni essiccatori, seghe circolari per il sezionamento dei prodotti surgelati nonché una betoniera agricola impiegata per la lavorazione di farinacei.

Oltre alle citate apparecchiature, i finanzieri hanno altresì rinvenuto altri materiali ed attrezzature utilizzate per l’etichettatura e l’imballaggio degli alimenti il che – al di là dell’ingente quantitativo di derrate lì rinvenute – testimoniava l’operatività di tale deposito clandestino che, come accertato dai militari della GDF e dai tecnici dell’ASL intervenuti, avveniva a pieno regime e già da diverso tempo.

Sequestri in corso

La parte più inquietante di tutta la vicenda saltava però fuori soltanto dopo un’accurata ispezione dei locali utilizzati per lo stoccaggio degli alimenti, dove sono stati infatti trovate sostanze senza dubbio pericolose per la salute umana quali topicidi e detersivi tossici, ma anche costatata la presenza di scarafaggi ed escrementi di animali.

Alla luce di un quadro igienico che definire allarmante è quantomeno riduttivo, il titolare dell’azienda è stato pertanto denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (CE), presso la quale dovrà rispondere del reato di frode in commercio, oltre che per violazioni inerenti alle normative sanitarie nonché sulla corretta conservazione degli alimenti.

L’intero quantitativo di merce è stato chiaramente sottoposto a sequestro, e subito dopo specifico provvedimento della competente Autorità Giudiziaria sarà conseguentemente avviato alla completa distruzione che sarà curata da ditte e da personale specializzati.

Per questo delicato settore d’intervento è bene rimarcare come l’importante azione di contrasto condotta dalla Guardia di Finanza molto bene si integri con quella specificamente affidata Nuclei Antisofisticazione e Sanità (NAS) dei Carabinieri, chiaramente con un fine operativo primario e comune che è poi quello della tutela della salute consumatori, oltre che per preservare gli interessi economici operatori commerciali onesti da queste forme di sleale concorrenza messe in atto da chi riesce a piazzare questi prodotti a prezzi stracciati, andando però illecitamente a risparmiare sui costi necessari a garantirne la necessaria conservazione da qualsiasi agente patogeno o contaminante.

 

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