Guardia di Finanza: Catania, i tecnici del SAGF mettono in salvo un escursionista scivolato in un canalone ghiacciato sull’Etna ad oltre 2.500 mt di altitudine

Di Aldo Noceti

Catania. La giornata era irradiata dai raggi del sole, l’aria straordinariamente tersa e neppure una nuvola all’orizzonte che potesse presagire l’arrivo di una qualche perturbazione, in altre parole le migliori condizioni possibili per una spettacolare escursione a capodanno sulle quote più alte dell’Etna, ma i pericoli in ambienti così impervi sono molti quanto imprevisti e lo ha provato a sue spese un giovane appassionato della montagna scivolato lungo il canalone ghiacciato della “Montagnola” a 2.550 mt di elevazione.

A lanciare l’allarme la sua compagna che ha contattato i Vigili del Fuoco, la cui Sala Operativa ha subito girato la chiamata alla Guardia di Finanza per far sì che venissero attivati i soccorsi attraverso la Stazione di Soccorso Alpino che ha base proprio alle pendici del vulcano, nel comune di Nicolosi (CT).

Fiat Fullback – versione SAGF

Pochi minuti dopo aver ricevuto la segnalazione, i finanzieri del SAGF (Soccorso Alpino Guardia di Finanza) erano già su un mezzo battipista per raggiungere il punto dell’incidente, ma quando il passaggio per lo speciale veicolo montano si è fatto impossibile i finanzieri hanno proseguito a piedi sul sentiero che si erano prefissati con ramponi corde e piccozze, mentre anche il CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) nonché il 118 venivano contestualmente attivati per l’eventuale azione di supporto all’intervento già in corso.

Raggiunto in tempi il più possibile contenuti l’insidioso canalone in cui il giovane era scivolato, i finanzieri operanti si sono dapprima sincerati delle sue condizioni fisiche, fortunatamente ancora buone tranne qualche escoriazione ed un lieve stato di ipotermia, invitandolo però a rimanere immobile nella sua posizione – circa 200 mt più in basso rispetto a quella dei soccorritori GDF – visto che anche un piccolo movimento lo avrebbe fatto scivolare ancor di più complicandone ulteriormente il recupero.

Messa in sicurezza la sua compagna, anche questa priva di idonea attrezzatura per poter camminare sul ghiaccio e rimasta bloccata sullo stesso crinale dal quale il suo compagno era poche ore prima prima  scivolato, i tecnici del SAGF hanno dunque proceduto con le c.d. “manovre di corda” grazie alle quali hanno tolto il malcapitato dal pericoloso sito in cui era finito, facendolo risalire sino alla loro posizione completando così – alle 14.30 –  il non semplice recupero.

SAGF, lo stemma

I due escursionisti sono stati di lì poco accompagnati sino all’area del “Rifugio Sapienza” dove ad attenderli c’era un elicottero del 118 e, prestate le prime cure del caso, l’uomo veniva trasportato al Policlinico di Catania per ulteriori accertamenti.

Come dimostrato dal caso appena descritto, non basta una buona condizione fisica ed un minimo di attrezzatura per avventurarsi in lunghe passeggiate montane. Una buona conoscenza dei luoghi unita all’indispensabile esperienza nel settore sono infatti determinanti nell’evitare incidenti (talvolta molto seri) in quota, per questo è fortemente raccomandabile affidarsi a guide alpine autorizzate.

La struttura di soccorso alpino militare a civile in Italia è comunque tra le più efficienti al mondo, ed al suo interno il SAGF – sin dal 1965 – riveste un ruolo fondamentale con le sue Stazioni dislocate sull’intero Arco Alpino, sull’Appennino, si rilievi del Nuorese nonché sull’Etna; tutte attivabili – 24 ore su 24 – attraverso il numero telefonico di pubblica utilità della Guardia di Finanza “117”.

 

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