Di Aldo Noceti
Verona. È una sinergia operativa davvero felice quella tra la Polizia Stradale e la Guardia di Finanza di Verona, grazie alla quale – a pochi giorni dal sequestro 11 kg di cocaina effettuato sull’autostrada A22 del Brennero – le due Forze di Polizia hanno ancora una volta operato in maniera congiunta pervenendo stavolta alla scoperta di oltre tre tonnellate della stessa sostanza stupefacente, nonché all’arresto del corriere che la stava trasportando.
Il nuovo ed importantissimo risultato di servizio ha preso spunto da una semplice osservazione che una pattuglia della Polizia Stradale veronese ha rivolto verso un autocarro in viaggio lungo la citata autostrada, il quale si presentava in condizioni piuttosto malridotte e con alcune luci in avaria, circostanze che inducevano gli agenti a fermare il mezzo al casello di Verona sud per procedere ad un controllo dello stesso veicolo nonché del suo conducente (risultato essere un 40enne italiano già gravato da precedenti penali).
L’uomo ha subito dichiarato ai poliziotti di trasportare materiali idraulici ed altri articoli da bagno, effettivamente presenti sul pianale del mezzo, ma quando gli è stato chiesto di esibire la relativa documentazione di trasporto lo stesso conducente non aveva con sé neppure una semplice ricevuta di consegna.

GDF – autopattuglia (Emergenza Coronavirus)
Ritenendo che la circostanza potesse avere anche possibili risvolti di natura economico-finanziaria, gli agenti della Stradale hanno così richiesto il supporto dei finanzieri veronesi che hanno fatto giungere velocemente sul posto una pattuglia del Pronto Impiego.
Vistosi messo ulteriormente sotto pressione il conducente iniziava così a manifestare evidenti segni di agitazione, per questo si decideva di approfondire i controlli nella vicina caserma della Polizia di Stato, ciò per procedere una migliore ispezione dell’autocarro che, oltre a trasportare i suddetti materiali, era stato caricato anche di diversi scatoloni i quali, una volta aperti, hanno rivelato la vera natura di quell’apparentemente innocuo trasporto.
Dentro quei voluminosi cartoni, infatti, poliziotti e finanzieri hanno rivenuto 300 panetti dal peso complessivo superiore ai 355 kg contenenti una polvere bianca che, all’esame del narcotest, è risultata essere cocaina purissima.
Il sequestro in parola – il più importante mai compiuto nella città scaligera di questa droga – ha un valore che sul mercato clandestino delle droghe supera i 35 milioni di euro.
Per il soggetto sorpreso con quell’ingente carico di “coca” è dunque scattato immediato l’arresto e relativa traduzione presso la Casa Circondariale di Montorio (VR), dove si trova ora a diposizione dell’Autorità Giudiziaria inquirente che lo accusa di traffico di sostanze stupefacenti.
Per gli investigatori della PS e della GDF la quantità di cocaina sequestrata induce a ritenere che non fosse tutta destinata al pur fiorente spaccio locale, per questo sono state avviate specifiche indagini che stanno puntando in diverse direzioni e che promettono nuovi quanto interessanti sviluppi sul piano operativo e giudiziario.
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