Guardia di Finanza: controlli a tappeto per contrastare il fenomeno di “botti” illegali. Sequestrate a Napoli 10 tonnellate di fuochi pirotecnici pericolosi e denunciati 7 responsabili

Di Armando Modesto

NAPOLI.  Si intensifica come ogni anno durante il periodo delle feste natalizie l’attività di prevenzione e repressione che la Guardia di Finanza compie nel settore della sicurezza pubblica, con particolare riferimento all’illecita commercializzazione, detenzione e vendita di fuochi pirotecnici non consentiti.

La Guardia di Finanza di Napoli, nel corso di più interventi portati a termine tra il capoluogo, Pozzuoli, Palma Campania e Frattamaggiore ha sequestrato di 10 tonnellate di “botti” per un quantitativo di oltre un milione e 600mila pezzi.

Il sequestro dei fuochi pirotecnici vietati da parte della Guardia di Finanza di Napoli

Sette persone sono state denunciate all’Autorità giudiziaria e dovranno ora rispondere – a vario titolo – del reato di fabbricazione, introduzione nello Stato, detenzione, vendita o trasporto di materie esplodenti, oltre che di violazioni delle norme antincendio nonché di pubblica sicurezza.

La prima operazione, condotta dai finanzieri della Compagnia di Pozzuoli, ha avuto luogo in località Pianura dove i militari hanno rinvenuto oltre 6 tonnellate di fuochi pirotecnici illecitamente detenuti, nonché artifizi esplodenti artigianali non omologati, tutto ciò a seguito di mirati controlli compiuti sui mezzi oltre che nei locali d’una ditta risultata del tutto priva delle necessarie autorizzazioni per lo stoccaggio di materiali esplodenti, il che ha comportato la denuncia di un responsabile e la contestuale individuazione di tre lavoratori “in nero”.

Un altro intervento è stato invece eseguito presso due esercizi commerciali siti della zona industriale di Gianturco, dove i baschi verdi del Gruppo Pronto Impiego di Napoli hanno sequestrato oltre un milione e mezzo di fuochi artificiali di categoria F1 e F2, per un peso di circa 1.300 kg, anche in questo caso abusivamente detenuti.

I locali ispezionati dai baschi verdi non erano peraltro muniti di certificazione antincendio rilasciata dai Vigili del Fuoco, ed il materiale pirotecnico lì presente era inoltre stato stoccato insieme ad altra merce altamente infiammabile. In questa circostanza sono state denunciate tre persone.

I baschi verdi della Guardia di Finanza durante il sequestro

Nel quartiere partenopeo del Pendino sono invece entrati in azione i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano, i quali hanno posto sotto sequestro oltre 1.200 “botti” illegali che un venditore abusivo ha abbandonato in strada dandosi ad immediata fuga non appena ha notato la presenza di una pattuglia in uniforme del “117”.

Ai finanzieri di Nola va invece il merito di aver scoperto un’intera area destinata allo stoccaggio abusivo di materiale pirotecnico nella cittadina di Palma Campania, la cui esistenza è stata accertata a seguito di un controllo che ha interessato alcuni locali adibiti a deposito oltre che diversi automezzi, il che ha portato al sequestro di circa 1.200 kg di materiale esplodente (oltre 7.000 pezzi) nonché alla denuncia di due responsabili.

L’ultimo degli interventi ha invece avuto luogo a Frattamaggiore, dove i finanzieri del locale Gruppo sono riusciti ad individuare un comune box nel quale erano però stati ammassati 850 kg di cartoni colmi di materiale artigianale esplodente, altamente pericoloso e privo di qualsiasi etichettatura.  Gli artifizi pirotecnici – analizzati con l’ausilio degli artificieri del Comando Provinciale dei Carabinieri che ne hanno confermato la pericolosità – sono stati sequestrati mentre il responsabile, colto di sorpresa dai militari proprio quando stava depositando una parte del materiale, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.

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