Guardia di Finanza e Polizia di Stato: arrestato all’aeroporto di Fiumicino un narcotrafficante dominicano inserito nella “lista dei 100 latitanti pericolosi”

ROMA. Era inserito nella speciale lista dei 100 latitanti più pericolosi ma è stato arrestato ed estradato in Italia, dove ad attenderlo all’aeroporto internazionale “Leonardo Da Vinci” di Fiumicino c’erano i militari della Guardia di Finanza e gli agenti della Polizia di Frontiera che lo hanno preso in consegna.

Il latitante in questione, scortato da personale dell’Interpol, è di nazionalità dominicana e la sua estradizione in Italia è stata resa possibile di un complesso iter promosso delle Autorità Giudiziarie nazionali verso la Repubblica Dominicana poiché il soggetto in questione, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma al termine di indagini a suo tempo condotte dai finanzieri del GICO e dai poliziotti della dalla Squadra Mobile di Roma, è un narcotrafficante di rilevo internazionale.

La costante presenza delle fiamme gialle negli spazi aeroportuali

Le odierne attività condotte congiuntamente dalla PS e della GDF rappresentano l’epilogo di una lunga attività d’indagine magistralmente coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina, che già avevano portato alla scoperta di un’organizzazione dedita ai traffici di droga, avente base a Roma e con diverse ramificazioni all’estero nonché legata da rapporti d’affari con esponenti della ‘ndrangheta. In altre parole una consorteria criminale d’alto livello capace d’importare ingenti partite di cocaina dal citato Paese caraibico.

Come dimostrato dagli investigatori della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, i membri di tale organizzazione sfruttavano per i loro traffici diversi “canali d’uscita” presso il porto di Cagliari e l’aeroporto di Milano Malpensa, ove i carichi di droga giungevano ben occultati all’interno di container oppure imbarcati su aerei provenienti dall’aeroporto dominicano di “La Romana”.

Nel delicato contesto in cui si sono sviluppate le indagini è peraltro emerso il ruolo rivestito in tali traffici da un “insospettabile”; nel caso specifico un ufficiale della Polizia dominicana il quale, avvalendosi di diversi complici piazzati nel citato scalo aereo ed in altre strutture portuali locali, reperiva e garantiva la spedizione di grosse partite di cocaina mettendole al riparo da eventuali controlli.

Il pericoloso latitante arrestato oggi manteneva inoltre stretti contatti con sodali basati a Roma, che gli assicuravano in maniera costante tutte le informazioni necessarie ai suddetti traffici, facilitando in tal modo il monitoraggio delle spedizioni ed il loro “buon esito”.

Da rilevare, inoltre, come nel corso delle indagini fossero intanto stati intercettati e sequestrati oltre 500 kg di cocaina, mentre ad ottobre 2017 – sulla scorta del chiaro quadro probatorio ricostruito a carico degli indagati – il Tribunale di Roma aveva contestualmente emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti degli stessi narcos.

L’ufficiale di polizia dominicano colluso riusciva però a sottrarsi alla cattura, ma non altrettanto riuscivano a fare altri 19 indagati (poi condannati in primo grado con pene sino a 20 anni di reclusione).

Le conseguenti attività di ricerca – peraltro mai interrotte – ad aprile 2023 consentivano di trarre finalmente in arresto anche il “dominus” dell’organizzazione, individuato grazie all’ottima collaborazione intercorsa tra la Procura di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, l’Interpol e la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA), che hanno operato in sinergia per fornire alle Autorità dominicane tutto il necessario supporto documentale e informativo.

La misura cautelare personale, che come detto sopra era stata emessa nel 2017 in fase di indagini preliminari, allo stato attuale non preclude la presunzione di non colpevolezza dell’indagato sino ad eventuale pronunciamento di una sentenza definitiva di condanna.

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