Di Valentina Giambastiani
SAVONA. Una paletta segnaletica completa di emblema della Repubblica Italiana, numerose armi e munizioni (tra cui alcune pistole con relative munizioni), diversi coltelli, un tesserino identificativo, un lampeggiante a luce blu, un teaser, alcune manette, ricetrasmittenti, manganelli telescopici e altro materiale utile per simulare l’appartenenza alle Forze di Polizia, questo è quanto sequestrato dai finanzieri del Comando Provinciale di Savona grazie allo spirito di osservazione di alcuni militari componenti di un’autopattuglia.

L’auto delle fiamme gialle stava infatti transitando sulla “A7 – Autostrada dei Giovi” quando, nei pressi del casello di Castelnuovo Scrivia (AL), venivano sorpassati da un’autovettura privata con a bordo tre giovani, uno dei quali stava maneggiando una paletta segnaletica attirando in tal modo l’attenzione dei finanzieri che hanno deciso di seguirli fino all’uscita del citato casello.
Segnalato l’alt al conducente, i militari hanno dunque proceduto al controllo dell’auto oltre che all’identificazione degli occupanti; controllo dal quale sono presto saltate fuori le armi ed il restante materiale di cui sopra.
L’inquietante circostanza ha dunque comportato, oltre al fermo dei tre, una perquisizione domiciliare che ha permesso di rinvenire e sequestrate ulteriori armi nonché un timbro tondo in uso ad un Comune della provincia alessandrina, anche questo riportante lo stemma della Repubblica Italiana.

Al termine dei controlli ed espletate le formalità di rito, per i fermati è così scattata la denuncia alla competente Autorità Giudiziaria per illecita detenzione di segni distintivi, contrassegni e documenti di identificazione in uso ai Corpi di Polizia e oggetti che ne simulano la funzione (reato previsto dall’art. 497-ter del Codice Penale).
Sulla vicenda sono comunque state avviate opportune indagini che i finanzieri del comando savonese di via Famagosta, unitamente ai colleghi della Compagnia di Tortona e sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Alessandria, stanno conducendo al fine di accertare se le armi e tutto l’altro materiale finito sotto sequestro siano stati utilizzati per azioni illecite.
La posizione dei fermati si trova dunque al vaglio degli inquirenti ma, nel rispetto del principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà accertata soltanto ad intervenuta e definitiva sentenza di condanna.
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