Guardia di Finanza: fermato al porto di Olbia con 34 ovuli nel corpo contenenti cocaina

Di Armando Modesto

SASSARI. Era appena giunto al porto “Isola Bianca” di Olbia, sbarcando da una motonave proveniente da Civitavecchia (Roma).

Qui, i Finanzieri del Comando Provinciale di Sassari, hanno arrestato un cittadino nigeriano di 26 anni, che è risultato essere il “contenitore umano” di un carico di mezzo chilo di cocaina (valore oltre 40.000 euro sul mercato dello spaccio).

Com’è intuibile dal preambolo di questa vicenda si è, dunque, trattato di un “corriere-ovulatore”, nello specifico di una persona che aveva ingoiato ovuli contenenti droga (ben 34 nel caso qui descritto) fidando nel fatto che sarebbe passato indenne ai controlli, compresi quelli effettuati con i cani anti-droga.

Gli ovuli contenenti cocaina recuperati dalla Guardia di Finanza di Sassari

Anche stavolta non è però andata così. È stato riscontrato che gli specialisti del Servizio Cinofili del Corpo, secondo le loro efficaci prassi operative, hanno fatto passare i cani proprio tra il flusso di passeggeri e bagagli appena giunti nel porto della città sarda.

Sono stati proprio Joy e Betty (questi i nomi dei due splendidi cani delle Fiamme Gialle) a segnalare ai propri Finanzieri-Conduttori il soggetto in questione che, comunque ad un primo controllo sui suoi documenti, sui suoi vestiti, come sul suo bagaglio, non presentava nulla di anomalo anche se, alle domande di rito dei militari circa la sua destinazione ed i motivi del suo viaggi, il giovane forniva diverse risposte contraddittorie peraltro caratterizzate da una crescente agitazione.

Interpretando a dovere certi gesti, ma soprattutto ben conoscendo le metodiche degli “ovulatori”, i Finanzieri operanti hanno così deciso di condurre il giovane nigeriano presso il locale ospedale per eseguire specifici controlli radiografici sulle sue cavità endoaddominali. Il tutto senza provocargli ulteriore nervosismo, considerato che l’apertura accidentale nel corpo di un solo ovulo contenente cocaina può provocare il decesso in pochi minuti dello stesso “trasportatore”.

La Guardia di Finanza durante i controlli antidroga, Servizio Cinofili

Gli esami radiografici, giunti di lì a poco, confermavano infatti l’esperienza di servizio, oltre che le supposizioni dei militari, rivelando nell’apparato digerente del fermato la presenza di corpi estranei peraltro in gran quantità.

Il quantitativo di droga, una volta recuperato, è stato dunque sequestrato mentre il giovane, dopo un breve piantonamento in ospedale dov’è rimasto in osservazione, è stato tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria con l’accusa del reato di traffico di sostanze stupefacenti.

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