Di Valentina Giambastiani
LIVORNO. Era ricercato dall’inizio dello scorso anno poiché condannato a seguito di una sentenza definitiva di condanna per reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti.
Una condanna che però aveva eluso dandosi alla latitanza improvvisamente interrotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Livorno, che lo hanno individuato (ed arrestato) alla stazione ferroviaria di Napoli Centrale.

Il soggetto in questione – un 40enne cittadino tunisino – doveva infatti scontare una reclusione di 6 anni e 8 mesi, ma era riuscito a far perdere le proprie tracce fuoriuscendo dal territorio nazionale rendendosi in tal modo irreperibile.
Gli uomini della GDF livornese non hanno comunque mollato la presa insistendo nelle attività di investigazione fin quando non hanno ottenuto un Mandato di arresto europeo (tecnicamente definito MAE), nonché localizzato la sua presenza nel capoluogo campano.
Attivati per competenza territoriale i colleghi del Comando provinciale di Napoli, i finanzieri livornesi hanno dunque organizzato la cattura con il supporto dei “Baschi Verdi” del locale Gruppo Pronto Impiego.
La cattura è avvenuta su uno dei binari della stazione partenopea, dove lo stesso soggetto era in attesa di un treno pronto a cambiare nuovamente città, spostandosi stavolta a Nord.
Da notare come i militari operanti, opportunamente piazzati sul punto interessato, abbiano agito fulmineamente sia per impedire ogni eventuale tentativo di fuga del ricercato, sia per evitare ogni pericolo e disturbo per i tanti cittadini e turisti presenti in quel momento.
Il trafficante tunisino è stato così ammanettato e tradotto alla Casa Circondariale di Poggioreale, dove ora sconterà la pena che gli è stata inflitta dalla Giustizia italiana.
Da rilevare inoltre come lo stesso soggetto, unitamente ad altri malviventi di origine tunisina, marocchina e algerina, si fossero “specializzati” nel fornire dosi di droga ai marittimi che orbitavano nel porto livornese, un’attività che le Fiamme Gialle avevano monitorato fino a smantellare, a luglio del 2017, un gruppo criminale composto da una dozzina di soggetti che – praticamente 24 ore su 24 – erano in grado di fornire cocaina, hashish e persino eroina alla loro “clientela” stanziale o temporanea.
©️ RIPRODUZIONE RISERVATA

