Di Mariateresa Levi
Foggia. Gestivano il traffico di hashish e marijuana su larga parte del territorio pugliese arrivando fino in Abruzzo, ma sono stati arrestati stamani dai Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia che hanno tradotto in carcere 6 soggetti (mentre un settimo è stato sottoposto ad obbligo di dimora) accusati, a vario titolo ed in concorso tra loro, di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Quella che in apparenza poteva sembrare l’attività di smercio d’un piccolo gruppo di pusher, magari scollegati tra loro, si è invece rivelata un’attività delinquenziale di ben più ampia portata che la GDF foggiana ha però sgominato al termine di un’attività investigativa protrattasi per circa 5 mesi, in avvio della quale erano stati messi nel mirino alcuni soggetti italiani e magrebini nonché i loro frequenti quanto sospetti spostamenti verso i territori dell’Alta Murgia, del Salento e del Pescarese.
Proprio nel corso di queste indagini i Finanzieri avevano già arrestato sette soggetti sorpresi in flagrante attività di spaccio della droga in più località pugliesi, sequestrando al contempo circa 11 kg. di stupefacenti vari nonché denunciando altre 10 persone.
Nel corso delle perquisizioni condotte stamani nelle abitazioni degli arrestati e dei loro fiancheggiatori, sono stati peraltro rinvenuti ulteriori 4 chili tra hashish e marijuana oltre che un piccolo quantitativo di “olio di hashish”, un prodotto di raffinazione caratterizzato da un’alta concentrazione di cannabinoidi e per questo molto richiesto sul mercato clandestino delle droghe, anche perché può essere facilmente impiegato sulle comuni sigarette in luogo delle classiche “canne”.
Durante le precedenti attività di polizia giudiziaria, era emerso come due degli indagati (arrestati qualche giorno fa perché trovati in possesso di oltre 7 chili di hashish) avessero peraltro pianificato una rapina a mano armata ai danni di un supermercato di Martina Franca (Taranto) ma che è stata così evitata prima che fosse portata a compimento.
Da notare come Finanzieri foggiani abbiano rinvenuto anche la contabilità riferita agli incassi realizzati dal gruppo di malfattori, nonché l’attrezzatura necessaria alla loro attività di spaccio tra la quale figurano anche gli stampi utilizzati per confezionare i panetti di hashish, a dimostrazione di un’attività delinquenziale che mirava senz’altro a crescere nelle sue dimensioni, pronta a percorrere anche altri settori criminali e che perciò si differenzia nettamente rispetto a quella di sbandati pusher di strada.
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