Guardia di Finanza: indagine con l’AGCOM contro il fenomeno del bagarinaggio on-line. Scoperto a Roma un indebito accaparramento di biglietti rivenduti anche 10 volte il loro prezzo

ROMA. Dopo la particolare operazione che già a marzo scorso li aveva visti protagonisti, i finanzieri del Nucleo Speciale Beni e Servizi tornano a colpire “bagarini del Web” andandone stavolta a scoprire 26, i quali, attraverso sistemi fraudolenti, avrebbero acquistato qualcosa come 15.000 biglietti riferiti a 278 concerti, che poi hanno rivenduto a prezzi – anche decuplicati – traendone così un profitto stimabile in oltre 2 milioni e mezzo di euro. Si tratta di un’operazione che ha interessato tutti i principali concerti avvenuti in Italia nel 2022 e nel corso del corrente anno, riuscendo per la prima volta a bloccare il “business” in questione prima degli spettacoli.

Militari della Guardia di Finanza in attività prima di un concerto

L’indagine dei finanzieri del NSBS – retto dal Colonnello Gaetano Cutarelli – rientra in una mirata strategia d’intervento volta a contrastare il c.d. “secondary ticketing”, e che vede il citato Nucleo speciale delle fiamme gialle operare in stretta sinergia con l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) secondo quanto stabilito dalla legge numero 232 del 2016.

I finanzieri del NSBS a settembre scorso avevano già acquisito informazioni riguardanti attività di bagarinaggio on-line che avevano interessato la tournee italiana dei Coldplay, i cui biglietti erano subito andati in sold out salvo poi ritrovarli in vendita su canali non-ufficiali ed a prezzi spropositati.

La circostanza ha richiesto dunque le opportune attenzioni investigative, che la stessa AGCOM ha avviato avvalendosi del supporto specialistico della Guardia di Finanza anche per comprendere a fondo il modo attraverso il quale vengono effettivamente ceduti i biglietti di questi spettacoli.

Il focus delle indagini promosse dalla citata Autorità garante è andato così a concentrarsi sugli aspetti organizzativi oltre sulle modalità di commercializzazione dei biglietti, in particolare di quelli messi in circolazione per i concerti degli stessi Coldplay e del cantante Blanco.

L’attento esame dei processi di distribuzione dei ticket d’ingresso per i citati eventi ha dunque consentito agli investigatori di evidenziare la presenza di 26 soggetti, che erano riusciti ad eludere le misure di sicurezza disposte dall’Agenzia delle Entrate per l’emissione dei titoli elettronici di accesso agli spettacoli, utilizzando allo scopo – ma in maniera impropria – molteplici “account”.

Attraverso uno scrupoloso incrocio dei dati, forniti in questo caso dagli operatori del mercato primario, è stato così possibile accertare come questi soggetti, attraverso la creazione di circa 150 account (dei quali la metà intestati a persone fisiche inesistenti, sedicenti esteri oppure validati con dati di persone inconsapevoli o decedute) abbiano acquistato e rivenduto illegalmente oltre 700 biglietti per gli eventi in questione

L’uso di molti falsi account, l’elevato numero dei biglietti acquisiti in modo irregolare e un’assegnazione massiva di questi biglietti agli stessi soggetti, ha fatto da terreno fertile per un contesto distorto e distorsivo del mercato, evidentemente finalizzato a conseguire facili guadagni a molti zeri a spese degli spettatori, specialmente di quelli che non possiedono consistenti disponibilità economiche.

Per rendere l’idea oltre che la misura del fenomeno, ed ottenerne quindi una visione d’assieme, basti considerare come i dati messi a disposizione della GDF dai rivenditori primari del settore abbiano consentito di svelare la sistematica operatività degli account identificati, i quali sono riusciti ad accaparrarsi i biglietti di tutti i principali concerti tenuti in Italia nel 2022 (Maneskin, Vasco Rossi, Andrea Bocelli, Blink 182, Bruce Springsteen ed Elton John), nonché di quelli programmati per il 2023 (Coldplay, Madonna, Vasco Rossi, Peter Gabriel e Red Hot Chili Peppers).

L’indagine dei finanzieri del NSBS, per certi aspetti innovativa, è in estrema sintesi riuscita a rivelare insidiose tecniche in grado di superare le misure di sicurezza presenti nei software utilizzati dalle società autorizzate alla vendita, ed in base alle derivanti risultanze la stessa AGCOM come la GDF – ciascuna per i propri profili di competenza – procederanno ore nell’adozione dei conseguenti provvedimenti.

“L’azione congiunta dell’Autorità e della Guardia di Finanza, attraverso operazioni di vigilanza mirata come questa e monitoraggi sistematici ad ampio raggio” – ha dichiarato il Prof. Giacomo Lasorella, presidente dell’AGCOM – risulta fondamentale per intercettare, reprimere e sanzionare tempestivamente la messa in atto delle condotte illecite, garantendo trasparenza al mercato e tutela al cittadino-consumatore”.

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