Guardia di Finanza: intercettate all’aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna somme di valuta da trasferire all’estero per oltre un milione e 500.000 euro

BOLOGNA.  Contrariamente a quel che normalmente si immagina, i traffici di valuta non sono essenzialmente da circoscriversi alle zone di confine terrestre, bensì vanno ad interessare anche gli aeroporti dove la Guardia di Finanza conduce la sua peculiare funzione di polizia doganale in concomitanza con il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), e la riprova di ciò la fornisce lo scalo aereo di Bologna dove i finanzieri del locale Comando Provinciale hanno condotto un’intensa attività nel citato settore d’intervento.

Cinofili della Guardia di Finanza con cash dog in attività di servizio anti-valuta

Da inizio anno ad oggi, infatti, i militari delle fiamme gialle ed i funzionari dell’ADM in servizio all’aeroporto felsineo “Guglielmo Marconi” sono riusciti ad intercettare oltre 100 passeggeri che hanno tentato la movimentazione di valuta verso l’estero (ovviamente non dichiarata) per un importo complessivo che supera il milione e 500.000 euro; violando così la specifica norma che – per il trasferimento di valuta per importi pari o superiori ai 10.000 euro – impone una formale dichiarazione in Dogana.

La valuta non dichiarata

Sulla questione va comunque evidenziato come la maggior parte dei trasgressori abbia scelto di estinguere la violazione commessa avvalendosi della possibilità dell’oblazione immediata; un istituto che il legislatore ha previsto nei casi in cui vengano rinvenute somme non eccedenti i 40.000 euro, ciò a garanzia dell’effettivo pagamento della prevista sanzione amministrativa che il Ministero dell’Economia e delle Finanze comminerà formalmente ai contravventori, avverso la quale è comunque possibile proporre opposizione.

Non va comunque sottaciuto come le violazioni di questo genere costituiscano a tutti gli effetti degli illeciti di natura economico-finanziaria, peraltro spesso collegati a reati d’una certa gravità e pericolosità sociale tra i quali vale senz’altro la pena ricordare il riciclaggio ed il finanziamento di attività e associazioni criminose.

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