Roma. San Valentino e Carnevale sono due eventi commerciali di grande respiro, dove di solito si muovono tanti soldi. E dove si registrano vendite di prodotti non conformi agli standard di sicurezza e/o riportanti segni mendaci o contraffatti. O ancora si ha un exploit dell’abusivismo commerciale.
A febbraio e nei primi giorni di marzo, la Guardia di Finanza, nel corso di 700 controlli eseguiti in tutta Italia, sono stati sequestrati oltre 23 milioni e 600 mila articoli contraffatti o non sicuri. Erano perlopiù maschere, costumi, giocattoli e oggetti di bigiotteria. Volendo fare una media, il tutto si può tradurre in oltre 620 mila prodotti “fuorilegge” al giorno, tolti dal mercato.
Le regioni maggiormente colpite dai fenomeni sono risultate, nell’ordine, la Campania, il Lazio e l’Abruzzo. Sono stati denunciate all’Autorità Giudiziaria 118 persone. Sono state, invece, 425, quelle segnalate, per violazioni amministrative, alle Camere di Commercio locali.
Il sequestro dei “prodotti contraffatti e/o insicuri” nelle vie centrali delle città rappresenta, per le Fiamme Gialle, solo un punto di partenza. L’obiettivo è sempre quello di ripercorrere a ritroso l’intera filiera, sino a giungere all’individuazione dei produttori/importatori e dei centri di smistamento e distribuzione della merce illecita.
Tra le operazioni condotte nel periodo, spicca quella messa a segno dal Gruppo di Nola (Napoli) con il sequestro amministrativo di 2 milioni circa di prodotti, tra cui, appunto, articoli carnevaleschi e di San Valentino, risultati privi dei contenuti minimi delle informazioni per il consumatore finale, in violazione del Codice del Consumo.
Oltre 672 mila prodotti, tra cui maschere e accessori di carnevale non conformi alle prescrizioni del Codice del Consumo, sono stati, poi, sequestrati dai finanzieri della Compagnia di Augusta (Siracusa) e circa 60 mila irregolari, tra maschere, cappelli, vestiti e parrucche di Carnevale, non conformi agli standard di sicurezza sono stati ritirati dal mercato dalla Tenenza di Noto (Siracusa).
La GdF ha anche individuato una decina di venditori abusivi. Si tratta di quelle persone che non hanno mai richiesto le licenze ed i permessi previsti dalla normativa commerciale e di pubblica sicurezza o di quegli esercenti che, seppur in regola con le autorizzazioni, non hanno mai comunicato al Fisco l’avvio delle attività o non hanno mai installato gli apparecchi per l’emissione dello scontrino.
L’intensificazione dell’attività del Corpo a contrasto degli illeciti economico-finanziari connessi al commercio di prodotti non sicuri e/o contraffatti persegue un duplice obiettivo: salvaguardare l’economia legale e gli imprenditori onesti, cui si affianca l’imprescindibile esigenza di tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori, soprattutto di quelli più piccoli.
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