Guardia di Finanza: maxi-evasione fiscale scoperta nel Modenese. Sequestrati beni per 16 milioni di euro tra cui due Ferrari d’epoca

Di Fabio Mattei

Modena. Ha proporzioni davvero rilevanti la maxi-evasione fiscale scoperta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Modena. Protagonista una grossa società della zona, attiva nel settore della lavorazione carni.

La GdF di Modena sequestra auto di lusso

La grossa frode, emersa nel corso di un’attività ispettiva, veniva realizzata attraverso due diverse modalità.

Il rinvenimento di alcuni documenti informatici extracontabili ha consentito, in primo luogo, di rilevare la sussistenza di difformità tra la quantità di merci lavorate dall’azienda rispetto a quelle annotate nella contabilità ufficiale.

Per gli esperti investigatori di polizia economico-finanziaria la strana circostanza non poteva dunque che conclamare il fatto che la cessione delle merci lavorate dall’azienda avvenisse “in nero”, con l’evidente scopo di nascondere gli introiti.

La seconda delle due condotte “evasive”, invece, consisteva nell’erogare indebitamente somme di denaro, a titolo di indennità di trasferta, in favore di dipendenti assunti come autisti.

L’indagine non si è però fermata qui atteso che anche il socio con partecipazione “qualificata” nell’azienda – e residenza nel Principato di Monaco – è stato verificato dai Finanzieri.

Anche nei suoi confronti sono emerse gravi irregolarità di natura tributaria con l’omessa dichiarazione di redditi per oltre 2 milioni di euro.

A conclusione dei citati controlli, sono così stati segnalati all’Agenzia delle Entrate elementi positivi di reddito per complessivi 80 milioni di euro, un’evasione dell’IVA per una cifra che sfiora gli 8 milioni di euro nonché ritenute non operate per altri 67 mila euro.

La vicenda, sotto il profilo penale, ha dunque comportato una denuncia per il reato di infedele dichiarazione (D.lgs. 74/2000), mentre nei confronti degli stessi denunciati sono già stati eseguiti, su ordine della Procura della Repubblica di Modena, sequestri di beni mobili ed immobili per un controvalore di 16 milioni di euro.

Da notare come, nel cospicuo patrimonio a disposizione degli evasori, i Finanzieri abbiano applicato i sigilli dell’Autorità Giudiziaria su sette autovetture tra le quali spiccano due Ferrari degli anni ’70 e ‘80 (ovvero una 365 GT4 ed una 308 GTB Quattrovalvole), oltre a due moto nonché diverse quote societarie e dieci immobili tra fabbricati e terreni.

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