Di Alessandro Margottini
ANCONA. È davvero senza precedenti per le sue dimensioni il sequestro di farmaci che stavano per essere introdotti nel territorio italiano, senza le prescritte autorizzazioni. Ma questi farmaci sono stati intercettati e sequestrati dai finanzieri del Comando Provinciale di Ancona e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) in servizio presso il porto dorico.
L’ingente partita di farmaci illeciti in questione è la più grande mai registrata in Italia. Per gli investigatori tale carico di prodotti farmaceutici avrebbe potuto generare profitti per circa 20 milioni di euro, esponendo la salute degli avventati utilizzatori a rischi che possono essere anche di grave entità.
Alla scoperta dei farmaci i finanzieri e i doganieri sono arrivati durante un controllo effettuato su un autoarticolato, poco prima sbarcato da una motonave proveniente dalla Grecia.
Non è stato semplice individuare il citato carico illecito poiché questo era stato ben “mascherato” attraverso uno stratagemma documentale, ma la professionalità degli operatori doganali e delle fiamme gialle ha reso vano l’espediente che non gli ha impedito la scoperta di oltre 2.100.000 dosi di farmaci d’origine indiana, come specificato sopra tutti privi delle autorizzazioni e delle certificazioni necessarie per la loro importazione e distribuzione in Italia.
Da notare come oltre l’80% di tali dosi contengano i principi attivi Sildenafil, Tadalafil e Vardenafil, utilizzati in andrologia per disfunzioni maschili ma che vanno assunti soltanto dietro prescrizione e controllo medico.
Altro particolare degno di nota è poi quello legato alla documentazione doganale fornita per il trasporto, sulla quale i farmaci erano stati falsamente indicati come “cosmetici” spediti da una società ellenica (risultata essere ignara dell’accaduto).
Gli opportuni riscontri hanno invece rivelato come sui 12 bancali trasportati sul mezzo – per un peso di ben 7 tonnellate – fossero invece presenti prodotti farmaceutici riportanti i nomi di Kamagra, Cobra, Careforce, Sexforce, Vilitra, distinti in varie forme (gel, pasticche, caramelle e compresse effervescenti) ma che nessuna autorizzazione al commercio hanno ottenuto dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
Altro particolare inquietante emerso nella vicenda è poi quello legato alla presenza di una ben diversa categoria di farmaci (nello specifico oltre 400.000 dosi di Gonadotropina), ovvero ormoni che vengono impiegati per favorire le gravidanze ma che sul mercato nero del settore sono ricercati dagli atleti per aumentare forza e massa muscolare.
A completare un quadro che rende bene l’idea di tutta la situazione anche la presenza di un farmaco antiepilettico che, al di là dell’importante funzione che esercita nei pazienti afflitti da tale patologia, viene spesso utilizzato per potenziare gli effetti delle droghe.
Per il principio della presunzione d’innocenza, va comunque ricordato che le persone sottoposte a indagine non possono essere dichiarate colpevoli anticipatamente ad una sentenza irrevocabile di condanna che ne accerti le responsabilità d’ordine penale.
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