Di Claudio Bellumori e Consuelo Chiara Maria Sortino
Napoli. I contraffattori ed i venditori di articoli di abbigliamento contraffatti sono in gran fermento a Napoli e nel suo hinterland, complici la bella stagione che impone il classico cambio di guardaroba nonché i Campionati Europei di calcio “UEFA Euro 2020” che si stanno disputando in questi giorni e che, come facilmente intuibile, hanno sensibilmente aumentato la richiesta di capi d’abbigliamento sportivo e gadget vari con le scritte ed i loghi della Nazionale Italiana.
Una vera e propria “congiuntura” che i finanzieri del Comando Provinciale partenopeo si attendevano da settimane, ma per la quale hanno messo a punto un mirato piano operativo anti-contraffazione che, nell’ambito di più interventi, ha permesso di sequestrare oltre 1.600.000 articoli illeciti.
La prima ed anche la più importante di queste attività sotto il punto di vista numerico l’hanno condotta i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano (NOM), del 2° Gruppo Porto e del Gruppo Pronto Impiego (i c.d. “baschi verdi”) i quali, tra i quartieri di Barra, Fuorigrotta ed in zona Stazione, hanno posto sotto sequestro un milione e 500mila articoli contraffatti posti in vendita da un commerciante cinese nonché da alcuni venditori ambulanti che propinavano al pubblico prodotti con i marchi-fake di note griffe quali Chanel, Dior, Louis Vuitton, Gucci, Fendi, Moschino, Prada, Adidas, Nike, Reebok ecc., oltre a tute e maglie degli “Azzurri”.

Un controllo in un negozio
In provincia, più precisamente nelle località di Sant’Antimo e Giugliano in Campania, sono stati invece i finanzieri dei Gruppi di Frattamaggiore e Giugliano ad operare rinvenendo, presso un emporio gestito da cinesi nonché sui tappeti di venditori ambulanti, 35.000 articoli non-sicuri costituiti da prodotti per la cura della persona, bandiere tricolori, maglie e gadget vari (anche questi della Nazionale).
Stesso refrain anche a Pompei ed a Torre del Greco, dove un altro emporio cinese ed altri venditori ambulanti sono stati sottoposti ai controlli delle fiamme gialle e nei quali sono stati rinvenuti prodotti della medesima natura illecita, anche questi sottoposti a sequestro nella misura di 5.500 unità.
Sequestri anche a Nola e ad Ottaviano, più precisamente in un negozio di abbigliamento ed in un negozio di biancheria, dove gli uomini della GDF hanno rivenuto circa 18.000 mascherine facciali non a norma.
Tra San Giorgio a Cremano, Ercolano, Baiano d’Ischia ad essere cautelati sono stati invece 63.000 articoli tra materiali di cancelleria ed elettrici, nonché accessori di moda privi delle indicazioni obbligatorie nonché del marchio di conformità europeo “CE”, anche in questo caso rivenduti in negozi gestiti da cittadini cinesi.
Al termine delle operazioni sono stati 6 i responsabili denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di ricettazione e commercio di prodotti con marchio di fabbrica contraffatto, mentre altre 10 persone sono state segnalate alla Camera di Commercio per altre violazioni di natura amministrativa.
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