Di Pierluca Cassano
COMO. Voli commerciali e operazioni di salvataggio ad alto rischio forniti due soggetti che, attraverso una società dagli stessi costituita, hanno operato fornito tali servizi in assenza del Certificato di Operatore Aereo e della Dichiarazione “Specialised Operations”, previsti per l’esercizio delle attività di specie, nonché delle licenze di pilota commerciale.
Questo è l’esito di una operazione che i Finanzieri della Sezione Aerea di Varese e del Gruppo di Como, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como, hanno scoperto nei giorni scorsi, al termine di un’attività di polizia economico-finanziaria condotta sinergicamente tra la componente territoriale e gli specialisti del servizio aeronavale delle Fiamme Gialle.

I rischi cui erano esposti i passeggeri, i terzi sorvolati e gli altri traffici aerei erano evidenti, atteso che le attività di volo erano svolte senza il rispetto dei presidi di sicurezza prescritti dalla normativa nazionale e condotte da piloti carenti dei titoli e delle necessarie competenze tecniche e aeronautiche, indispensabili per la gestione di un aeromobile adibito al trasporto di passeggeri.
Sono state riscontrate molteplici violazioni alle disposizioni vigenti in materia, ai Regolamenti eurounitari, al Codice della navigazione e alle altre disposizioni emanate dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (E.N.A.C.).
Per tali ragioni, i due soggetti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di abusivo esercizio di una professione, abusivo esercizio della navigazione aerea e inosservanza delle norme in materia della sicurezza del volo. In capo ad essi, quali indagati, resta ferma la presunzione di non colpevolezza e gli stessi sono da reputarsi non colpevoli fino alla eventuale sentenza di condanna divenuta irrevocabile.
I militari, al fine di evitare che la disponibilità del mezzo aereo da parte dei due indagati potesse consentire di aggravare le conseguenze dei reati da questi commessi, hanno inizialmente sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza un elicottero del valore di circa 2 milioni di euro e, a seguito di pertinente richiesta all’autorità giudiziaria da parte della società proprietaria del mezzo, lo hanno restituito all’avente diritto per il suo esercizio da parte di un operatore in possesso dei titoli abilitativi richiesti.
Le Fiamme Gialle, inoltre, hanno individuato ulteriori violazioni e contestato sanzioni amministrative pecuniarie per un totale di 2,89 milioni di Euro, in conseguenza delle quali l’E.N.A.C. ha disposto la sospensione delle licenze di pilota privato dei due indagati.
L’attività conferma come l’azione della Guardia di finanza – anche relativamente agli aspetti specifici della sua componente aeronavale – sia volta a prevenire, ricercare e reprimere ogni violazione economico-finanziaria, al fine di promuovere l’ordine economico, la regolarità dei mercati, la competitività delle imprese, la stabilità sociale, la sicurezza in ambito aeronautico, ovvero il benessere e il progresso del Paese.
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