Di Armando Modesto
Napoli. Sono ancora i traffici di droga a tenere banco in questi giorni nelle cronache che riguardano le attività delle Forze di Polizia, l’ultima delle quali è stata ultimata a Napoli dai finanzieri del locale Comando Provinciale i quali, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di diciannove persone (13 raggiunte da custodia in carcere, 3 dagli arresti domiciliari mentre altre 3 dal divieto di dimora in Campania), tutte quante gravemente indiziate di essere i componenti di un gruppo criminale attivo nel traffico di sostanze stupefacenti che importavano, cedevano e detenevano in ragione del loro “business” illecito.

Autopattuglie della Guardia di Finanza durante l’operazione
Secondo gli inquirenti della DDA, il gruppo criminale in questione aveva il centro dei propri traffici proprio nel capoluogo campano oltre che “filiali” nella sua provincia, ma il Paese verso il quale si rivolgeva per acquisire i carichi di droga da commercializzare nell’hinterland partenopeo come sul territorio nazionale era soprattutto l’Olanda.
Il modus operandi di tali “importazioni” era sempre lo stesso, ovvero quello dell’occultamento in doppifondi ingegnosamente ricavati nei veicoli utilizzati per il trasporto della “roba” che poi, una volta introdotta, finiva nei mille canali dello smercio clandestino grazie ad una fitta rete di sodali. Fiancheggiatori fidati e che – ciascuno con un proprio ruolo – si sarebbero altresì occupati delle consegne oltre che dei trasferimenti di denaro.
Il collaudatissimo “sistema” messo in atto dai responsabili gli avrebbe così garantito un flusso continuo di rifornimenti di droga provenienti dall’estero e destinati, come peraltro dimostrato da un importante carico da 121 kg di cocaina intercettato dai finanzieri del Gruppo Investigazioni Criminalità Organizzata (GICO).

La cocaina sequestrata
Va in ogni caso ricordato come gli odierni provvedimenti emessi dalla competente Autorità Giudiziaria siano stati disposti in sede di indagini preliminari, pertanto tutti i soggetti raggiunti dai provvedimenti in questione sono al momento da ritenersi presunti innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna.
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