Guardia di Finanza: operazione “Dangerous market”, scoperto a Siena un traffico di droghe organizzato tramite app di messaggistica. Coinvolti anche 13 minorenni

Di Marco Lainati

Siena. Sono 21 le perquisizioni locali e personali eseguite dai finanzieri del Comando Provinciale di Siena nell’ambito dell’operazione “Dangerous market”, che ha riguardato un ampio traffico di sostanze stupefacenti nel quale sono coinvolti non pochi giovani, tanto che 13 delle perquisizioni in parola sono state disposte dal Procura per i Minorenni di Firenze.

Mezzi della Guardia di Finanza in Piazza del Campo

Le indagini delle fiamme gialle senesi, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno infatti interessato diversi ragazzi di età comprese tra i 15 ed i 17 anni – tutti residenti nella città toscana e nel suo circondario – i quali, unitamente ad altri maggiorenni italiani e stranieri, tra il febbraio 2020 (dunque in pieno lockdown) e l’agosto scorso, avevano messo in piedi uno smercio di hashish e marijuana che veniva proposto ai loro altrettanto giovani “clienti” tramite app di messaggistica istantanea.

L’inquietante vicenda ha cominciato a prender corpo agli occhi degli investigatori sulla base di un’autonoma attività di monitoraggio del web finalizzata alla scoperta di traffici illeciti di varia natura, nonché dall’analisi di alcuni telefoni cellulari che i finanzieri avevano posto sotto sequestro durante un’altra attività anti-droga condotta nella primavera scorsa.

Militari della Guardia di Finanza coinvolti nell’operazione

Proprio sulla base di questi primi elementi informativi gli stessi investigatori sono così passati all’analisi di migliaia e migliaia di conversazioni, molte delle quali facevano riferimento ad una chat creata su una nota app di messaggistica e dalle quali traspariva inequivocabilmente lo smercio delle suddette droghe sulla città.

Scandagliando ancora più a fondo è stato così possibile dimostrare come i giovani finiti nell’indagine fossero riusciti a creare una vera e propria “piazza di spaccio virtuale”, nella quale si approvvigionavano soprattutto minorenni che, proprio su quella stessa chat, trovavano il “listino prezzi” ed addirittura video nelle quali venivamo dettagliatamente mostrate le sostanze stupefacenti poste in vendita, che per di più venivano “appoggiate” ai giovanissimi assuntori anche all’interno di plessi scolastici.

Durante le indagini – che hanno richiesto agli investigatori circa 8 mesi di tempo – sono altresì emersi alcuni casi di estorsione commessi da quattro soggetti (di cui tre sono minori) ai danni di un loro coetaneo, trovatosi costretto a dovergli corrispondere del denaro per garantirsi la propria incolumità fisica da minacciate aggressioni da parte di fantomatici picchiatori.

All’odierna operazione, che ha interessato anche altre province del territorio toscano e nazionale, hanno partecipato oltre 70 militari della GDF di Siena, con l’ausilio di unità cinofile nonché di altre aliquote di finanzieri provenienti dai Comandi di Firenze e Caserta.

Controllo su strada da parte delle Unità cinofile della Guardia di Finanza

Trovandosi di fronte a soggetti adolescenti, le fiamme gialle hanno operato le perquisizioni ed i controlli con le dovute cautele per non sottoporre ad un troppo gravoso stress emotivo i giovani indagati, anche se – nel pieno rispetto della presunzione giuridica della non colpevolezza – molto probabilmente le prove raccolte confluiranno in un processo penale.

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