Guardia di Finanza: Roma, contrasto al fenomeno del lavoro nero. Controlli sui numerosi “rider” della Capitale e sanzioni per 21 esercenti

Di Consuelo Chiara Maria Sortino

Roma. Le continue attività di controllo economico che la Guardia di Finanza compie sull’intero territorio nazionale ben si prestano alla repressione dei più diversi illeciti, anche di natura non strettamente finanziaria. Attività che hanno peraltro la caratteristica di essere prontamente rimodulabili ed adattabili in base a specifiche esigenze operative.

È questo il caso dell’ultima serie di controlli che i finanzieri del Comando Provinciale di Roma – 3° Nucleo Operativo Metropolitano (NOM), hanno effettuato per verificare le posizioni degli ormai noti “rider”, ovvero di quei fattorini impiegati nella consegna di pasti e bevande a domicilio e che, già al manifestarsi dell’emergenza pandemica, sono esponenzialmente aumentati in ragione della forte domanda che perviene da una sempre più ampia platea di consumatori.

Come noto, i “rider” sono in prevalenza giovani italiani e stranieri bisognosi di lavorare e che per tali consegne si avvalgono di bicilette, monopattini o scooter; ed è proprio a bordo di questi veicoli che sono stati controllati dalle fiamme gialle della Capitale facendo così emergere una delle tante realtà di “lavoro nero” delle quali, ancora in troppi, oggi approfittano.

Operando lungo le principali vie del centro storico nonché sulle strade a nord della città, i finanzieri del “3° NOM Roma” hanno così accertato come 32 di questi lavoratori fossero stati impiegati da ristoranti, rosticcerie e pizzerie senza che per loro fosse stata inoltrata la prescritta comunicazione telematica al sistema informativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mentre per i veicoli di cui erano alla guida in ragione delle loro stesse mansioni lavorative non esisteva nessuna copertura in caso di incidente/infortunio.

La ragione di tali inadempienze è da ricollegarsi ad un’evidente volontà dei loro datori di lavoro (sono stati 21 quelli sanzionati a conclusione delle operazioni), i quali preferivano impiegare “rider” in maniera pressoché “occulta” risparmiando così soldi sugli obblighi previdenziali dei dipendenti, tempo nelle incombenze di carattere burocratico nonché “sviando” ogni ulteriore e possibile riferimento nei confronti del Fisco.

GDF- stemma Comando Regionale Lazio

Tutte circostanze che la Guardia di Finanza – in virtù del suo ruolo di polizia economico-finanziaria – è chiamata a contrastare, anche con mirati piani d’intervento come quello qui riportato.

Per gli esercenti colti in fallo sono state dunque comminate le previste sanzioni aventi un importo complessivo che supera gli 800.000 euro, ma che potranno comunque essere sensibilmente ridotte in caso di regolarizzazione dei lavoratori in questione.

Da evidenziare altresì come – nel corso dei medesimi controlli – è stato riscontrato come 5 addetti alle consegne percepissero regolarmente il “Reddito di Cittadinanza”, circostanza questa che ha dunque comportato altrettante segnalazioni all’INPS che ora adotterà i previsti provvedimenti nei confronti dei percettori colti in chiaro difetto.

 

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