Guardia di Finanza: Roma, scoperta nuova truffa plurimilionaria nel “Superbonus 110%”. Arrestate sei persone e sequestrati beni per 4 mln. di euro

Di Armando Modesto

ROMA. Non si ferma l’ondata di controlli che la Guardia di Finanza sta compiendo in tutto il territorio nazionale per scoprire le diffuse e ripetute truffe perpetrate nell’ambito del c.d. “Superbonus 110%”, e con questi i derivanti risultati operativi come quello conseguito dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria (NSPV) che, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misure coercitive nei confronti di sei persone (delle quali 3 in carcere e 3 agli arresti domiciliari), ritenute coinvolte – a vario titolo – in un vorticoso giro di fatture per operazioni inesistenti nonché accusate di truffa aggravata e autoriciclaggio.

L’indagine condotta dagli specialisti del NSPV si è accentrata da subito su una serie di soggetti (molti già gravati da precedenti penali), i quali avrebbero messo in atto plurime cessioni di crediti d’imposta maturati a seguito del sopracitato “Superbonus 110%”, che come noto è una misura di sostegno all’economia nazionale soprattutto per quel che riguarda il settore edilizio, e che dà facoltà di ammodernare l’amplissimo patrimonio immobiliare privato italiano.

Secondo il quadro probatorio delineato dagli investigatori, gli stessi indagati avrebbero però fatturato lavori edili per un ammontare complessivo che supera i 12 milioni di euro ma che – stando a quanto emerge dalle indagini – non sarebbero mai stati effettuati, originando in tal modo sostanziosissimi crediti fiscali (chiaramente fittizi) che sarebbero stati successivamente rivenduti a società compiacenti ed infine monetizzati.

Le autopattuglie del NSPV GDF durante l’operazione

Tali condotte illecite, che denotano un’efficiente organizzazione, una buona conoscenza della normativa come anche un certo livello criminale, sarebbero state realizzate anche con l’ausilio di due professionisti romani, tra i quali figura un ingegnere che ha seguito i lavori, e un commercialista che ha apposto i visti di conformità alle spese, necessari questi per accedere al beneficio fiscale.

Nelle attività di polizia giudiziaria, che hanno contestualmente visto anche un sequestro di beni per 4.000.000 di euro, sono stati impiegati circa 90 finanzieri in forza al NSPV, con il supporto dei “baschi verdi” del Gruppo Antiterrorismo e Pronto Impiego (AT-PI) nonché di un’unità cinofila del Comando Provinciale di Roma.

Sulla vicenda rimane comunque opportuno evidenziare che le citate misure cautelari giungono nella fase delle indagini preliminari ed allo stato delle attuali acquisizioni probatorie, per tale motivo – sino ad eventuale giudizio definitivo di condanna – per tutti gli indagati permane il principio non colpevolezza.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore