Di Armando Modesto
FOGGIA. Sono partite dalla prima mattinata di oggi, e in larga parte del territorio nazionale, le perquisizioni che i finanzieri del Comando Provinciale di Foggia – Nucleo Polizia Economico Finanziaria, stanno eseguendo a completamento di una complessa indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo dauno, in materia di illecita percezione del Reddito di Cittadinanza e del Reddito Emergenza.
Le attività investigative in questione riguardano un gruppo criminoso con base nel Foggiano che, secondo gli investigatori della GDF, si era specializzato nel produrre domande di accesso alle citate misure di sostegno, come noto espressamente previste per persone che versano in concrete difficoltà economiche.
Le risultanze acquisite nel corso delle indagini hanno fatto emergere un sistematico sfruttamento ed una parallela contraffazione dei dati identificativi appartenenti a soggetti stranieri residenti in Italia che ha consentito, anche grazie alla compiacenza di alcuni funzionari pubblici, di creare oltre 220 identità attraverso cui è stato possibile ottenere, in maniera del tutto illecita, più di 700.000 euro.
Le perquisizioni mirano in particolare alla ricerca della documentazione e di ogni altro elemento probatorio utile alla dimostrazione del descritto sistema fraudolento, per individuare tutti i reali beneficiari e poter recuperare le somme illecitamente percepite.
Tra i soggetti raggiunti dai provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria inquirente figurano anche alcuni dipendenti di Poste Italiane S.p.A., dell’Agenzia delle Entrate e di Centri di Assistenza Fiscale siti in varie regioni.
Sulla vicenda è comunque opportuno evidenziare che il relativo procedimento giudiziario si trova ancora nella fase delle indagini preliminari, il che rende necessari tutti gli opportuni riscontri sui reati sin qui ipotizzati, dunque nessuno dei soggetti coinvolti nell’indagine può essere considerato colpevole se non a seguito di una sentenza definitiva che ne abbia dichiarato le responsabilità.
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