Guardia di Finanza: scoperta una targa commemorativa in onore del Maresciallo Silvio Novembre, collaboratore dell’Avv. Ambrosoli e protagonista delle indagini sul crack BPI del banchiere Sindona

Di Stefano Serafini

MILANO. È stata una cerimonia molto semplice ma senz’altro toccante quella che si è tenuta stamani a Milano nei giardini di Piazza Grandi, e che ha visto la scopertura di una targa commemorativa piazzata in quell’area verde per ricordare la figura di Silvio Novembre, Maresciallo della Guardia di Finanza, scomparso il 28 settembre di tre anni fa.

Per molti quella del Maresciallo Novembre è una figura confusa tra le memorie di un’oscura cronaca che non andrebbe però dimenticata, ed il suo nome è rimasto indissolubilmente legato a quello dell’Avvocato Giorgio Ambrosoli (Medaglia d’Oro al Valor Civile), barbaramente assassinato l’11 luglio 1979 mentre svolgeva difficilissime indagini sul crack della BPI (Banca Privata Italiana) che faceva capo al banchiere siciliano Michele Sindona, una vicenda che allora scosse la coscienza civile del Paese rivelando un criminale intreccio tra politica, finanza, massoneria e criminalità organizzata.

L’Avvocato Ambrosoli, nominato commissario liquidatore dall’allora Governatore della Banca d’Italia Giudo Carli, nello svolgere il gravoso compito non poté trovare nelle sue indagini un collaboratore migliore del Maresciallo Novembre, che fu allo scopo incaricato con grande lungimiranza dalla Procura della Repubblica meneghina.

Il Maresciallo Silvio Novembre

Al momento di tale incarico il Maresciallo Novembre è uno dei più affidabili sottufficiali in forza al Nucleo di Polizia Tributaria di Milano, ha già condotto indagini importanti e la sua riservatezza come la sua abnegazione per il lavoro sono dunque note, per questo diviene il braccio destro oltre che l’ombra dell’Avv. Ambrosoli con il quale forma uno straordinario binomio che va anche oltre le normali funzioni di servizio.

I due intuiscono subito che l’indagine che gli è stata affidata è il classico “vaso di Pandora” dove dentro c’è praticamente finito di tutto, ma decidono comunque di non mollare la presa nonostante le pesanti minacce, i tentativi di corruzione nonché l’isolamento in cui si trovano a dover lavorare.

In quel momento il Maresciallo Novembre è peraltro costretto ad affrontare la grave malattia che nel frattempo ha colpito la sua amata consorte, per questo qualcuno arriva addirittura a prospettargli la possibilità di farla ricoverare negli Stati Uniti purché si “ammorbidisca” un po’ in quella sua funzione investigativa che ha intrapreso in maniera decisamente arcigna.

A tali spregevoli tentativi il Maresciallo delle Fiamme Gialle risponderà con sdegnoso rifiuto, ed intuendo che l’incolumità dell’Avv. Ambrosoli comincia ad essere in concreto pericolo arriva in diverse occasioni a rimanere nottetempo nell’auto che posteggia sotto casa dello stesso Avvocato.

Il Sindaco Sala, le figlie del Mar. Novembre, il Gen. Carrarini e la Signora Ambrosoli Gorla alla cerimonia

Sarà probabilmente per quello che il killer assoldato dallo stesso Sindona sceglie di eliminare l’Avv. Ambrosoli proprio nel giorno in cui il Maresciallo Novembre si trova lontano da Milano, esattamente a Bibione dov’è andato per una breve visita al capezzale della moglie, la Sig.ra Assunta.

Nonostante l’uccisione dell’Avv. Ambrosoli, nonché la scomparsa della consorte che avverrà a soli 5 mesi di distanza, il Maresciallo Novembre continuerà a mettere a disposizione degli inquirenti tutta la sua incrollabile determinazione e la sua notevole competenza nel campo delle indagini economico-finanziarie, fino a far acquisire le inconfutabili prove che porteranno alla condanna all’ergastolo per Michele Sindona quale mandante dell’omicidio, oltre che a dipanare tutta l’inestricabile matassa legata a quello sciagurato crack finanziario.

Silvio Novembre lascerà nel 1982 la gloriosa divisa grigia con le fiamme gialle che aveva indossato appena 19enne per venire nominato – con decreto del Governatore della Banca d’Italia, Carlo Azeglio Ciampi – membro del Comitato di Sorveglianza della stessa BPI – Banca Privata Italiana, fino al termine della conseguente liquidazione che si concluderà a luglio del 1989.

Anche in quiescenza Silvio Novembre continuerà a spendersi senza riserve nel suo prezioso contributo alla collettività, presenziando in prima persona nelle scuole come negli incontri pubblici organizzati in tutta Italia per diffondere la cultura ed il valore della legalità, nonché partecipando alla nascita del “Circolo Società Civile” di Milano; attività che unitamente alla sua specchiata azione di servizio lo porteranno nel 1998 ad essere nominato Commendatore della Repubblica, nonché ad essere premiato nel 2014 con l’ambito “Ambrogino d’Oro” assegnatogli dalla municipalità milanese.

Anche per questo, a rendere doveroso e commosso omaggio ad un così valoroso servitore dello Stato, sono intervenuti alla cerimonia il Sindaco del Comune di Milano, Dott. Giuseppe Sala, il Comandante Interregionale dell’Italia Nord-Occidentale, Gen. C.A. Fabrizio Carrarini, le figlie di Silvio Novembre, Sigg.re Isabella e Caterina, nonché la Signora Anna Lorenza Gorla, moglie dell’Avv. Giorgio Ambrosoli.

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