Guardia di Finanza: scoperto un traffico internazionale di cocaina “sintetizzata” proveniente da Colombia e Panama. Eseguiti otto arresti

Di Armando Modesto

NAPOLI. Per gli inquirenti quel gruppo di persone (otto delle quali sottoposte a custodia cautelare in carcere e una all’obbligo di dimora nel comune di residenza con presentazione alla Polizia Giudiziaria) si era specializzato nell’importazione d’ingenti partite di cocaina “sintetizzata” aventi provenienza colombiana e panamense, che veniva occultata all’interno di container fra carichi di copertura costituiti da fertilizzante organico e caffè macinato, ovvero di materiali caratterizzati da odori particolarmente pungenti che avrebbero dovuto sviare con successo il fiuto dei cani anti-droga. Ad individuare i responsabili hanno comunque provveduto i Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli mettendo così la parola fine ai loro traffici.

Controlli anti droga all’interno di container della Guardia di Finanza

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), ha visto operare in prima linea gli specialisti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (GICO), grazie ai quali è stato possibile rivelare la reale operatività del gruppo criminale in questione che, come detto sopra, era attivo nel far giungere via mare in Italia i carichi di “neve” secondo una particolare metodologia che, dopo aver visto la miscelazione della droga stessa tra caffè e fertilizzanti, ne prevedeva il successivo “recupero” attraverso complessi procedimenti chimici per poi essere di nuovo tagliata con altre sostanze specifiche prima di finire sul mercato partenopeo della droga.

Da rilevare come gli stessi responsabili del gruppo, oltre agli stratagemmi di cui sopra, si fossero altresì ingegnati anche dal punto di vista “cartolare” della questione, andando quindi ad imputare i suddetti carichi di copertura nei confronti di società costituite allo scopo di conferire una veste di normalità alle varie operazioni d’importazione, dunque compagnie societarie “fantasma” poi risultate del tutto inesistenti.

Attività vigilanza doganale del porto

in ogni caso, va precisato che gli odierni arresti – contro i quali è comunque prevista l’impugnazione – sono stati disposti in sede di indagini preliminari, e che ogni giudizio di colpevolezza sugli indagati non potrà dunque essere pronunciato se non a seguito di eventuale sentenza definitiva di condanna.

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